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Sampdoria, Giampaolo: “Bologna? Non giochiamo con la puzza sotto il naso”

GENOVA – Giampaolo, la sua Samp è lanciata dopo le vittorie con Roma e Milan, il Bologna ha preso sette gol dal Napoli, ha perso in doppia superiorità numerica contro il Milan, è contestato dai propri tifosi.

Partita facile…
“Non mi fido per nulla. In questo campionato l’equilibrio è spezzato dai dettagli, è una linea sottile, basta un errore, un atteggiamento sbagliato, un filo di presunzione e sei fregato. Sapete cosa vi dico? Se giochiamo con la puzza sotto il naso, perdiamo sicuro. Se vogliamo portare a casa i tre punti, dobbiamo essere feroci, aggressivi, cattivi, attenti ad ogni situazione. Perché sono queste le gare più insidiose”.

Del resto la sua squadra con le grandi non tradisce quasi mai, mentre con gli avversari del suo livello spesso lascia a desiderare.
“Lo dicono le statistiche, abbiamo preso più punti con le formazioni di vertice che con quelle di bassa classifica, ma è anche vero che il calcio si diverte a smentire le statistiche. Ecco una motivazione forte per la gara contro il Bologna, dimostrare che sappiamo vincere anche contro squadre di levatura inferiore”.

Ne ha parlato con i suoi giocatori?
“E’ tutta la settimana che batto su questo tasto. Noi dobbiamo aspettarci un Bologna ferito, pronto a lottare su ogni pallone, ma anche solido, quadrato, in grado di farci male. Noi avremo il pubblico dalla nostra, e questo è un grande valore aggiunto, ma da solo non basta. Il nostro obiettivo è una crescita continua. E il processo passa attraverso sfide di questo tipo. Far vedere a chi ci sta di fronte che i più affamati siamo noi, che non siamo disposti a vivacchiare, che non ci accontentiamo”.

Barreto e Sala sono guariti?
“Sono rientrati in gruppo, ma non saranno convocati. Non voglio rischiare”.

Per cui nessun dubbio di formazione, sarà la stessa che ha battuto il Milan a San Siro.
“Non è detto, ho qualche dubbio che risolverò solo due ore prima della gara”.

Diciamo Alvarez o Bruno Fernandes?
“Non solo, vediamo, a Donadoni non voglio dare vantaggi”.

A Milano ha impressionato Djuricic.
“E’ un giocatore che considero molto, ha la mia fiducia. Il fatto che giochi dall’inizio o a partita in corsa non è determinante nel giudizio. Ha le caratteristiche per diventare un grande centrocampista, sia a livello fisico che tecnico. Per lui è un ruolo nuovo, era abituato ad agire da trequartista o da esterno. Deve ancora imparare qualcosa, ma il fatto che la mia società lo abbia riscattato e che ora sia tutto nostro, dimostra quanto crediamo in lui”.

A che punto è la crescita di Bereszynski?
“Non parla mai, io non so neanche che voce abbia. Però è ricettivo da morire, sempre attento. Gli insegni una cosa e lui prova subito a metterla in pratica. Rispetto a Pereira ci ha regalato solidità difensiva ed esperienza. Una bella sorpresa”.

Muriel invece ormai è una certezza, tanto è vero che la sua clausola rescissoria è stata portata a 33 milioni.
“Sinora ha fatto bene, ma può giocare meglio, rendere ancora di più. Con i campi asciutti sarà ancora più devastante. Per lui prevedo un grande finale di stagione”.

E per il futuro di Giampaolo cosa prevede? Si parla già di un possibile approdo alla Fiorentina.
“Da queste situazioni sono già passato. Il mio auspicio è poter portare a termine il mio progetto biennale con la Sampdoria, preparare un’altra stagione dall’inizio e arrivare alla definitiva consacrazione di questo gruppo. Però come allenatore io credo si debba ragionare di settimana in settimana e di mese in mese. Quindici giorni fa la mia panchina era a rischio, ora devo essere blindato, un domani magari perdiamo due partite di fila e si parla di nuovo di esonero. Io penso al presente, sono aggrappato solo a quello. E ad una Sampdoria che deve finire il più in alto possibile”.

Fonte: Repubblica

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