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Regoliamoci, 24^ giornata: rigori in primo piano

NAPOLI-GENOA
Nel primo tempo due episodi nell’area del Genoa: Giaccherini, in fuorigioco non punibile perché riceve palla da una giocata di testa di Burdisso, subisce un contrasto robusto ma legale di Gentiletti, giusto lasciar correre. Ci può stare non intervenire, ma siamo al limite, anche quando poco dopo Rigoni mette una mano sulla spalla di Hamsik e sembra tirarlo giù: lo stesso Hamsik infatti si sta lasciando cadere per colpire in rovesciata.

FIORENTINA-UDINESE
Nel primo tempo Widmer entra in area viola e al momento di concludere perde l’equilibrio e va a terra, ma il tocco con la gamba di Milic che lo rincorre, seppur rischioso, è molto fortuito e molto poco negligente. Discorso simile quando Chiesa dribbla Samir e poi ci si scontra finendo a terra, il difensore dell’Udinese rischia ma è tutto sommato incolpevole.
Sul gol di Borja Valero Babacar tenta di deviare il pallone rischiando di rendere punibile la propria posizione di fuorigioco, per sua fortuna non c’è alcuna influenza su Karnezis che è comunque battuto. Pochi dubbi sul rigore concesso alla Fiorentina: mani in barriera con braccio in posizione non consentita, Mariani se ne accorge e indica il dischetto, con giallo scontato per Fofana.

CROTONE-ROMA
Nel primo tempo Russo concede alla Roma il rigore meno chiaro. Sorvola infatti quando Dussenne, cercando il pallone e quindi eventualmente con un fallo da ammonizione, colpisce col piede Dzeko a due passi dalla porta avversaria. Poi, su suggerimento dell’assistente Massa, punisce il contatto di Ferrari con Salah: con le mani il difensore fa davvero poco per meritarsi il rigore, semmai a essere fiscali può essere falloso il contatto basso col piede che pesta quello dell’avversario.
Curiosità dopo un quarto d’ora: l’assistente Alassio fa per segnalare un fuorigioco di Falcinelli che però all’ultimo momento si disinteressa del pallone. Riabbassa la bandierina, ma probabilmente ormai il bip all’arbitro Russo è partito e il gioco viene fermato, ingiustamente. Rischi del mestiere e del cosiddetto “wait and see”.
Proteste del Crotone quando Russo fischia la fine del primo tempo dopo un evidente fallo al limite dell’area di Nainggolan su Crisetig. Coi nostri calcoli al momento del contatto mancavano due secondi al 45′ esatto, ma l’arbitro è l’unico cronometrista e l’obbligo di proseguire c’è solo per i calci di rigore.
Nel secondo tempo annullato giustamente un gol al Crotone: Falcinelli è in posizione irregolare prima di aggiustarsi il pallone e concludere a rete beffando Szceszny.

INTER-EMPOLI
In avvio è chiaramente involontario, oltre che parziale, un tocco di mano di Miranda su cross dalla destra di Pucciarelli. Idem nel finale del primo tempo quando dalla parte opposta è Veselj a respingere senza irregolarità un cross di D’Ambrosio. In mezzo ai due episodi chiede un rigore l’Inter e non ha tutti i torti: la caduta di Eder è senz’altro accentuata, ma Dioussé arriva in ritardo alle spalle dell’avversario e lo tocca sia col braccio sulla schiena che col piede, sbilanciandolo.

PALERMO-ATALANTA
Dopo 10 minuti col risultato ancora sullo 0-0 Orsato ammonisce Rispoli per simulazione. Il terzino del Palermo – accentuando – cade però dopo una leggera spinta di Masiello: se proprio si deve scegliere fra rigore e simulazione forse era più il primo che la seconda. Alla fine del primo tempo chiede un rigore l’Atalanta, proprio pochi secondi prima che Orsato fischi per mandare tutti negli spogliatoi. Ma in ogni caso il rigore non c’era: sulla conclusione di Freuler la respinta di Gonzalez è col corpo e non col braccio. Vede bene l’assistente Di Vuolo sia sul gol dell’1-2 di Chochev che su quello dell’1-3 di Cristante: entrambi partono in posizione regolare al momento degli assist dei rispettivi compagni.

SASSUOLO-CHIEVO
Dopo solo 3 minuti rigore e rosso contro il Sassuolo: Inglese scatta in posizione regolare e subisce la trattenuta di Letschert, che inizia fuori ma sembra in effetti concretizzarsi appena dentro, anche se a quel punto pure Inglese si aggrappa alla maglia dell’avversario. Per Pairetto è rigore e ovviamente rosso perché la trattenuta su chiara occasione da gol non prevede sconti.
Da rivedere tutti i gol della partita per controllare il fuorigioco: tutto ok – non è punibile Radovanovic sulla prima rete di Inglese – tranne qualche ombra sul secondo gol del Chievo: al momento del cross di Birsa Meggiorini sembra leggermente oltre il penultimo difensore, poi la respinta di Consigli e il bis di Inglese.

SAMPDORIA-BOLOGNA
Molto contestato dal Bologna il rigore che avvia la rimonta della Sampdoria: un cross di Bereszinski viene deviato da Pulgar, passa qualche secondo e l’arbitro Fabbri, su segnalazione probabilmente dell’assistente De Meo e non dell’addizionale Marinelli, concede il calcio di rigore per fallo di mano. Ma dal replay si vede che Pulgar respinge il pallone tra l’addome e la parta arte del braccio destro che è comunque aderente al corpo. Caso da Var, che avrebbe tolto il rigore.

CAGLIARI-JUVENTUS
In avvio su calcio d’angolo trattenute varie nell’area della Juve, la più vistosa quella di Alex Sandro che tira per un braccio Dessena al momento di staccare di testa. Vede bene Calvarese quando concede punizione fuori area e non rigore a favore del Cagliari per questa entrata di Chiellini, ammonito, su Barella. Regolare il gol di Higuain: al momento del passaggio filtrante di Marchisio la sua spalla è allineata con il piede di Pisacane, rimasto leggermente arretrato. Grande sangue freddo dell’assistente Carbone.
Nel finale del primo tempo brutta entrata di Marchisio su Dessena. A velocità normale sembra più che sufficiente l’ammonizione, poi il replay rivela un fallo quasi da rosso.
Il Cagliari gioca l’ultimo quarto di gara in 10: Barella, già ammonito nel primo tempo per un’entrata irruenta ma perlomeno su pallone e piede di Cuadrado, prende il secondo giallo nella ripresa per questo intervento in ritardo e dritto su Pjanic, appena entrato.

Fonte: SkySport

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