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Chievo-Pescara 2-0: Birsa e Castro ispirano i veneti. Zeman ko

VERONA – Il primo Pescara da trasferta di Zeman è troppo timido. Il Chievo di Maran ha facilmente la meglio degli abruzzesi, centrando la decima vittoria stagionale. Al Bentegodi decidono le reti di Birsa – una bel tiro a giro favorito da due errori gravi di Benali – e Castro, che raddoppia con un facile tap-in dopo la parata di Bizzarri su Gakpé. Minimo sforzo, massimo risultato per i clivensi, che hanno a lungo addormentato la partita evitando le sfuriate degli ospiti.  Il Chievo si porta a 35 punti in classifica. La quota salvezza è più che mai centrata, vista la lotta retrocessione al ribasso. Il Pescara rimane fanalino di coda, registrando un passo indietro rispetto alla vittoria casalinga per 5-0 sul Genoa.

LA PARTITA – Il Chievo gestisce sin dal primo minuto di gioco il pallone. De Guzman e Castro non la fanno mai vedere agli avversari. I padroni di casa, però, sonnecchiano, sapendo che prima o poi si aprirà un varco per colpire. E’ quello che accade al 12′, ma il protagonista è del Pescara. Benali regala il pallone a Birsa con uno sciagurato colpo di testa, poi tenta di recuperare all’errore, ma si fa saltare con facilità dallo sloveno, che con un bel mancino a giro sul secondo batte Bizzarri. Partita in discesa per il Chievo, che rischia in più di raddoppiare, non centrando il 2-0 un po’ per indolenza, un po’ per la scarsa vena sotto porta dei suoi attaccanti.

Il Pescara regala solo due squilli, a metà del primo tempo. Un tiro parato da Caprari, e uno cross pericolo si Memushaj in area. Poi, il nulla. La partita è leale, ma durissima. Un scontro tra Inglese e Stendardo – difensore del Pescara in ritardo – costringe l’attaccante, fresco di stage con la Nazionale sperimentale di Ventura, a uscire dal campo. Dentro il vispo ma impreciso Gakpé. C’è lo zampino del togolese nel raddoppio del Chievo. L’attaccante si fa murare da Bizzarri, ma il pallone finisce sul piede di Castro che realizza facilmente a porta vuota. L’argentino, pur andando a velocità controllata, è per distacco il migliore in campo: dai suoi piedi nascono le azioni più pericolose della squadra di Maran.

Il fatto che non si concretizzi il tre a zero è un caso. Una traversa e due miracoli di Bizzarri nella stessa azione impediscono il risultato più giusto. Zeman prova a mischiare le carte cambiano la fascia destra, ma Mitrita è bocciato dopo appena 8′ di gioco. L’andamento della partita non cambia e il Chievo porta a casa i tre punti che valgono l’aggancio al Torino. Per Maran, le chance di terminare il campionato nella metà nobile della classifica sono concrete.

Chievo-Pescara 2-0
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli,
Spolli, Gobbi; Hetemaj, De Guzman, Castro (33′
st Izco); Birsa (44′ st Kiyine); Meggiorini, Inglese (46′ pt Gakpè).
In panchina: Seculin, Confente, Gamberini, Radovanovic, Rigoni, Sardo, Frey, Cesar, Bastien.
Allenatore: Maran.
Pescara (4-3-3): Bizzarri; Zampano (17′ st Crescenzi),
Stendardo, Coda, Biraghi; Verre, Bruno, Memushaj; Benali (17′ st Mitrita, 31′ st Pepe), Cerri, Caprari.
In panchina: Aldegani, Brugman, Muric, Vitturini, Fornasier, Kastanos, Bovo, Muntari.
Allenatore: Zeman.
Arbitro: Gavillucci di Latina.
Reti: 12′ pt Birsa; 16′ st Castro.
Note, ammoniti Hetemaj, Memushaj, Spolli, De Guzman, Cerri, Coda. Angoli: 6-6. Recupero: 1′; 3′.

Fonte: Repubblica

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