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Mancini: “Inter caos, pagato per colpe non mie”

In esclusiva per Sky Sport l’ex allenatore dell’Inter ha parlato dei nerazzurri e del suo futuro: “L’allenatore paga sempre per primo, ma i dirigenti non pagano mai. Per questo la squadra voglio costruirla io. Ho deciso io di lasciare l’Inter, mi è dispiaciuto. Avevo bisogno di rilassarmi, ho rifiutato delle proposte. Ora vedremo cosa verrà fuori”

Due sconfitte consecutive contro Sampdoria e Crotone e settimo posto in classifica. Prosegue la difficile annata dell’Inter, nonostante la lunga rincorsa dopo l’arrivo di Stefano Pioli. In una stagione iniziata subito con tante difficoltà, a partire dall’addio di Roberto Mancini a pochi giorni dall’inizio del campionato.

Proprio l’ex allenatore nerazzurro è stato intervistato al Circolo Canottieri Aniene ed ha parlato della situazione attuale dell’Inter ed anche del suo futuro. “Come tutti gli allenatori, che poi sono quelli che pagano sempre per primi, voglio fare la squadra – ha dichiarato Roberto Mancini in esclusiva a Sky Sport – Devo farla io, non qualcuno che non conosce il club o viene dall’altra parte del mondo. Poi se non va bene a pagare sono io, credo sia il pensiero di tutti gli allenatori, non cambia molto”. Roberto Mancini lasciò i nerazzurri la scorsa estate e, a distanza di mesi, con la squadra di Pioli reduce da due sconfitte consecutive e al settimo posto in classifica, ha parlato dell’Inter e della sua decisione di andar via: “Non mi sono sentito maltrattato, quella di andarmene è stata una mia decisione – prosegue l’allenatore – Purtroppo ero nel mezzo di quel caos che c’è stato tra luglio e agosto, quindi non si capiva bene. Ho preso le mie decisioni, non l’ho fatto a cuor leggero. Mi è dispiaciuto molto, quanto torni in un posto dove hai vinto speri di rivincere. Però è chiaro che ci vuole sempre un po’ di tempo. Quando si pensa di aver fatto il peggior risultato del mondo, è da lì che si pongono le basi per vincere. Credo che l’Inter abbia comunque un’ottima squadra, con ottimi giocatori. Anche con ottimi dirigenti? Non lo so questo, dipende di cosa parliamo e di chi parliamo. Qualcuno ce n’è. Però a volte, come capitato a me, nel caos societario purtroppo anche i dirigenti a volte devono adattarsi a certe situazione”.

A breve si concluderà questa stagione, che Roberto Mancini ha deciso di vivere lontano dal campo. Un anno sabbatico per ricaricarsi e ritornare poi in panchina nel prossimo futuro. “Mi piacerebbe fare ancora l’allenatore. Ho deciso di stare un anno fermo, nonostante siano arrivate delle proposte. Avevo voglia di stare un po’ più rilassato. Ora vediamo quello che verrà fuori. Tutti si possono permettere di dire di no, bisogna ascoltare tutte le varie proposte perché arrivano quando meno te l’aspetti e anche da chi meno te l’aspetti. Se il progetto non convince, se non c’è empatia, poi diventa difficile lavorare”.

Fonte: SkySport

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