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Derby a pranzo? Un bel risotto con Icardi e Bacca

Alle 12.30 Inter e Milan scendono in campo a San Siro, noi ci sediamo a tavola con lo chef Alessandro Borghese che ha accettato la sfida: ideare un menù della tradizione milanese rivisitandolo con un tocco di Cina. Il risultato è eccellente

di Vanni Spinella

“E se ci mettessimo i cardi?”, domanda lei facendo capolino dalla cucina.

“Icardi?!?”, risponde lui dalla poltrona del salotto, telecomando in mano e tv già sintonizzata.

“Sì, quello gobbo di Nizza Monferrato”, replica lei con fare da chef.

“Ma cosa dici? Adesso salta fuori che Icardi è pure juventino…”          

Stralci di una conversazione assolutamente inventata, ma che potrebbe anche verificarsi sabato alle 12.30 quando il primo derby di Milano della storia consumato all’ora di pranzo metterà in crisi qualche famiglia.

Noi intanto, per arrivare a tavola preparati, abbiamo davvero convocato uno chef e Alessandro Borghese (che siamo abituati a vedere in onda su Sky con “Kitchen Sound” e che prossimamente tornerà con le nuove puntate di “4 Ristoranti”) ha simpaticamente accettato la sfida: preparare un menù classico milanese rivisitandolo con un tocco orientaleggiante in onore dei nuovi proprietari di Inter e Milan. Lui mette subito le cose in chiaro ammettendo di non essere un intenditore di calcio, ma il derby è sempre il derby, specialmente nella città che l’ha adottato. E poi a noi basta che sappia distinguere i cardi da Icardi. Allora, siete pronti? Allentate la cintura (quella dei pantaloni), si parte.

RISOTTO ALLA MILANESE   (“Ris giald”, 藏紅花燴飯)

Partiamo proprio “daicardi”. Abbiamo lasciato la nostra aspirante chef sulla porta della cucina e vorremo sapere tutti che uso ne farà. “Se parliamo del giocatore, lui è un amico che mi ha già prenotato un tavolo per il ristorante che prossimamente aprirò a Milano. Se invece parliamo del cardo gobbo di Nizza Monferrato, perché si chiama proprio così, lo vedrei bene in un risotto”. E allora risotto sia, magari alla milanese, ma con un paio di dritte dello chef per venire incontro al gusto dei nuovi proprietari (e tifosi) cinesi. “Un’idea per rivisitarlo potrebbe essere quella di metterci qualche fungo shiitake o qualche verza cinese. Oppure, perché no, usare proprio un riso cinese, visto che loro sono grandi produttori di riso tanto quanto lo siamo noi”.

Icardi. Sulla maglia dell’Inter è scritto tutto attaccato

Fantastico. Ma dopo il “gol” di Icardi qualche tifoso del Milan potrebbe rimanerci male. Nessun problema, lo chef inventa subito un’altra versione del risotto, “al ginepro, usando proprio la… Bacca di ginepro”. 1-1, palla a centrotavola. “In alternativa, al momento di sfumarlo, potremmo usare il gin, che è fatto con le bacche di ginepro. Magari però non prima di scendere in campo, che poi non giocano bene…”.

Mille modi di usare Bacca. Ci si può fare anche il gin

COTOLETTA ALLA MILANESE   (“uregia d’elefant”, 維也納炸牛排)

Passiamo al secondo (tempo): cotoletta. Ma occorre fare subito una precisazione: “Quella alla milanese – spiega chef Borghese – fatta con la classica ‘uregia d’elefant’, va cotta nel burro chiarificato, a differenza dello schnitzel viennese. Vogliamo farne una versione cinese? Loro sono grandi mangiatori di maiale, mentre la nostra è di vitella, quindi potremmo tentare una ‘versione suina’ della cotoletta alla milanese aggiungendo magari una salsa agropiccante”.

Piccante? Il pensiero attraversa immediatamente lo Stivale e ci porta in Calabria, terra dell’ultimo clamoroso ko dell’Inter, contro il Crotone. Chef Borghese ammette di non sapere neanche che il Crotone fosse in Serie A, ma poi si scatena: “Allora aggiungiamo un po’ di ‘nduja di Spilinga nella salsa, sciogliendola in un pentolino: viene una bomba nucleare! È un’idea geniale, me la scrivo pure. Ci si può anche rosolare dentro la cotoletta, ottenendo un piatto piccante con un colore rossastro che ricorda la maglia del Milan. D’altra parte li chiamano ‘i Diavoli’, dico bene?”.

OSSOBUCO   (“òss büs a la milanesa”, 骨孔)

Qui si fa più dura. “Dovendo reinventare l’ossobuco – continua lo chef – vedo più una rivisitazione all’interno di una zuppa, con una base di verdure fresche, germogli di pisellino, mezzo uovo spaccato, qualche fungo shiitake, un po’ di bambù… Una zuppa che potrebbe far bene quando ci sono quelle belle giornate fredde e i ragazzini devono andare a giocare a calcio. Oppure farne una versione fredda, tipo gazpacho”.

In effetti è un momento in cui gli spagnoli, al Milan, vanno forte. Deulofeu ha convinto tutti, Suso è un punto fermo della squadra, se è vero che il 32% dei gol rossoneri (15 su 47) porta la sua firma. Da Suso alle susine, frutto di cui la Cina è uno dei maggiori produttori, il passo è breve. “Si possono fare con il vino bianco, come si fa con le pesche”, suggerisce chef Borghese. “Vino bianco freddo, un po’ di zucchero e due o tre ‘Suso’ tagliati dentro: potrebbe essere il dolce”. Ok, siamo andati fuori tema… o fuori menù.

All’andata due “susine” illusero il Milan, allo scadere pareggiò Perisic. Insomma, una macedonia

Fuori menù: INVOLTINO PRIMAVERA

Stavolta la sfida è al contrario, “milanesizzare” un classico della cucina cinese, e chef Borghese ha già l’idea pronta: “Possiamo metterci dentro i mondeghili, cioè le polpette fatte con l’avanzo del bollito della domenica. Un po’ di cardi bolliti, gli sfilacci del bollito, senape, il tutto avvolto nella carta di riso. Poi magari ci metti sopra la salsa piccante che abbiamo inventato prima e hai un campionato di calcio gastronomico”. Il derby è servito, buon appetito.

Fonte: SkySport

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