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Il Cesena umilia il Benevento con un secco 4-1. Stregoni sconcertanti

Allo stadio ‘Manuzzi’ si affrontano Cesena e Benevento in una gara valida per la 38^ giornata di serie B. Mister Camplone opta per un 3-5-2. Difesa a tre con Perticone, Capelli e Ligi. Attacco affidato alla coppia CianoCocco.

Il tecnico del Benevento, Marco Baroni, risponde con un 4-2-3-1. In attacco, a supporto di Puscas, terzetto formato da Ciciretti, Falco ed Eramo.

Arbitra il signor Nasca di Bari.

Al 10’ è il Benevento a rendersi pericoloso con un tiro cross di Falco che scheggia la traversa.

Al 32’, direttamente su calcio di punizione, è Viola a cercare la via del gol, ma il portiere del Cesena riesce a deviare.

La  replica dei padroni di casa arriva al 34’: gran bel tiro di Ciano da dentro l’area di rigore, ma è altrettanto bello il riflesso di Cragno che devia in angolo.

Il primo tempo termina a reti bianche. Per portare a casa i tre punti, le due squadre devono osare qualcosa in più.

Nella ripresa il Cesena va subito in vantaggio: al 49′ è Ciano che vede l’inserimento di Crimi e lo serve. Il tiro di quest’ultimo passa sotto le braccia del portiere Cragno.

Il Benevento sembra rimasto negli spogliatoi.

Al 54′ arriva il raddoppio: angolo di Ciano e sponda aerea di Crimi per l’accorrente Ligi, il quale trafigge Cragno.

Stregoni completamente in bambola e, al 57′, arriva il tris dei padroni di casa: Cocco serve Laribi che con il sinistro indirizza il pallone sul secondo palo.

Al 65′ il Cesena va vicino al quarto gol: cross di Balzano, la difesa del Benevento respinge, ma sul pallone si avventa Garritano che conclude di poco fuori.

Stregoni completamente inesistenti e il Cesena infierisce: al 67′ arriva il poker. Garritano serve di tacco Ciano, il quale buggera Cragno per la quarta volta.

All’ 89′  il Benevento sogla il gol della bandiera: a firmarlo è Chibsah sugli sviluppi di un corner. Il match termina dopo tre minuti di recupero.

Prestazione a dir poco scioccante, quella degli uomini di Baroni. Un secondo tempo che non può trovare alcuna giustificazione. La crisi d’identità che da molte gare attanaglia la squadra sannita, sembra irreversibile. Il rischio di mandare all’aria quanto di buono fatto nel girone di andata  è molto concreto.

La sensazione che si percepisce da fuori è che mister Baroni non abbia più le redini in mano. Dopo una prestazione del genere anche le scuse non bastano più.

I tifosi giallorossi, anche oggi numerosi, meritano rispetto. Bisogna salvare il salvabile. Urge, a questo punto, un serio intervento della società.

 

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.