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Il sogno Conte ha travolto Pioli, così l’Inter si è sbriciolata

MILANO – Inter sparita, Inter da vergognarsi, Inter ultima in classifica nelle ultime sette giornate, Inter senza dignità né professionalità. E’ crollata la squadra, si è sbriciolata, è scomparsa. Per forza: tutti hanno capito da tempo, anzi conoscono già da un paio di mesi le strategie del club per la prossima stagione, e i giocatori, come spesso fanno, si sono adeguati al nuovo clima, tirando i remi in barca quando si è capito che la zona Champions era impossibile da raggiungere. E il povero Stefano Pioli, vaso di coccio tra tanti dolorosissimi spigoli di metallo intorno, ne è finito travolto e schienato, impotente di fronte a ciò che gli si parava davanti. Semplicemente, come ormai sa anche lo stesso Pioli, il gruppo Suning da tre mesi in qua ha puntato tutto su Antonio Conte.

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Lo ha scelto perché lo considera il miglior allenatore italiano al mondo, e Suning vuole due cose: i migliori, e che la squadra abbia una forte identità italiana. Da qui l’offerta di ingaggio da 15 milioni a Conte, com’è noto da tempo, ma anche e soprattutto un ruolo da plenipotenziario alla Pinetina: al tecnico è stato garantito che in caso di un suo arrivo avrebbe carta bianca sull’organizzazione interna, con un uomo di fiducia come Gabriele Oriali al suo fianco e il ritorno alla Pinetina anche di altri dirigenti del passato, tutto lo staff di Conte con lui (al Chelsea non gli è stato possibile: chiedeva sei uomini, gliene hanno concessi tre), insomma pieni poteri sulla gestione tecnica, anche con la garanzia di poter decidere gli accessi al campo di allenamento, insomma decidendo anche di non far entrare (alla Pinetina e negli spogliatoi) chi non è opportuno che entri, anche se magari è un dirigente del club. Poi ci saranno almeno cinque o sei nuovi innesti dal mercato: ci si attendono tre difensori di cui almeno uno di fascia (Manolas e Ricardo Rodriguez i nomi più caldi, mentre l’offerta a De Rossi nasconde l’ipotesi di schierarlo da centrale in una difesa a tre), due centrocampisti (caccia a Nainggolan tra gli altri) e un attaccante alla Bernardeschi, mentre qualcuno come Brozovic, Perisic e Banega sarà ceduto, ma è chiaro che poi il calciomercato con i suoi colpi di scena e le scelte che cambiano in corso d’opera ci proporrà altre storie.

Sarebbe stato già stabilito il programma di massima per l’estate, con inizio del ritiro intorno al 4-5 luglio, poi una quindicina di giorni per impostare il lavoro atletico agli ordini dei preparatori di Conte, poi la partenza per la tournée asiatica per la quale è stata già fissata una data, quella del 24 luglio, per il derby col Milan a Nanchino. L’idea è quella di ripartire per una nuova stagione con Antonio Conte, senza coppe internazionali da giocare, un po’ come è già capitato al tecnico salentino nel suo primo anno alla Juventus e quest’anno al Chelsea, e la prima volta è stato scudetto immediato, la seconda ci siamo quasi.    
 
Ovviamente tutto il progetto di Suning è vincolato all’assenso di Antonio Conte, che è in contatto (diretto e indiretto) con i dirigenti interisti, ha preso tempo per decidere, e di sicuro per gli annunci, in un senso o nell’altro, bisognerà aspettare l’esito della Premier League, che magari non è neppure lontanissimo. Per come si sono messe le cose, l’Inter in questo momento confida ancora in un “sì” di Conte, e per vari motivi. Tra l’altro la sostanziale assenza di un piano B, nel caso di un rifiuto da parte dell’attuale tecnico del Chelsea, fa molto pensare: i contatti con Simeone sono vaghi da parecchio tempo, e altri allenatori non sono stati sondati, proprio come se l’Inter puntasse tutto su Conte e solo su di lui. Poi ogni ribaltone è ancora possibile, anche che Conte decida di rimanere a Londra respingendo cortesemente l’offerta mostruosa di Suning. Una proposta che è veramente difficile da rifiutare.
Inter

serie A
Protagonisti:
Stefano Pioli
antonio conte

Fonte: Repubblica

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