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Il Milan e l’Europa che non vuole nessuno: la ‘frenata’ per il sesto posto

Il Milan e l'Europa che non vuole nessuno: la 'frenata' per il sesto postoVincenzo Montella (ansa) MILANO. Più che una volata per il sesto posto – ultimo gradino che garantisce la qualificazione all’Europa League – sembra una mano a “ciapa no”, il nome in dialetto milanese (significa “non prendere”) dato a una variante del tressette nella quale vince chi fa meno punti. Da quel gioco l’espressione “ciapa no” è diventata sinonimo di qualcosa che nessuno vuole davvero.

TRE SQUADRE FERME – Il rendimento delle tre squadre coinvolte nell’inseguimento al sesto posto sta facendo venire in mente proprio un esercizio di “ciapa no”. Impressionante la frenata di Inter, Milan e Fiorentina. I nerazzurri, dopo quasi cinque mesi a tutta velocità, si sono piantati: un punto in cinque partite. La Fiorentina è quasi in stallo: 4 punti nelle ultime cinque giornate. Leggermente meglio il Milan a quota 5 punti. In quindici partite giocate da queste tre squadre, appena due vittorie. Tolta quella nello scontro diretto tra Inter e Fiorentina, resta solo il successo del Milan sul Palermo. Per il resto sconfitte interne con Empoli (Fiorentina e Milan), ko a Crotone (Inter), pareggio a Crotone (Milan), sconfitta a Palermo (Fiorentina). Risultati incredibili tenuto conto che le ultime tre della classifica sono andate pianissimo in questo torneo.

UNICO OBIETTIVO SENZA FASCINO – Nerazzurri, rossoneri e viola viaggiano a medie da retrocessione in questa ultima fase. E’ l’unico settore della classifica nel quale praticamente è tutto immobile. In coda il Crotone ha iniziato a vivacizzare la lotta salvezza avvicinandosi all’Empoli. La Juventus continua a filare verso lo scudetto. Roma e Napoli combattono per il secondo posto. Lazio e Atalanta battagliano per difendere le posizioni migliori per accedere all’Europa League. Solo il sesto posto sembra una carta che nessuno vuole prendere. I club coinvolti ripetono che resta un obiettivo da non fallire perché ogni tipo di competizione Uefa è importante. Ma il rendimento sul campo è diametralmente opposto a questi propositi. Il sesto posto obbliga a scendere in campo nei preliminari già a fine luglio. Un impegno che costringe a rivedere i piani di tournée all’estero, particolarmente significativi per Inter e Milan in Cina. E impone una preparazione accelerata. Un fastidio che può provocare conseguenze nel corso della stagione. Questa situazione diventa particolarmente problematica in vista della prima annata che metterà a disposizione quattro posti sicuri per le italiane in Champions League: una questione di sopravvivenza dal punto di vista finanziario per i bilanci dei club. Chiaro che tutte le grandi vorranno presentarsi al meglio ai nastri di partenza di un campionato che amplia le possibilità di entrare nelle magnifiche 32.

CINESI SENZA VITTORIE – In questo “ciapa no” di Inter, Milan e Fiorentina c’è una situazione particolare che riguarda i rossoneri. Dal “closing” del 13/14 aprile la formazione di Montella non ha più vinto una partita: due pareggi e due sconfitte. La vittoria sul Palermo è coincisa con l’ultima partita della gestione Berlusconi. La nuova proprietà cinese, che deve ancora fornire numerose informazioni – ma perché sono necessari un mese e quattro giorni per consegnare un curriculum dei nuovi componenti cinesi del Cda ai piccoli azionisti? Una tempistica davvero insolita – non ha ancora potuto festeggiare i tre punti. Il deficit di vittorie si annacqua nel generale “ciapa no” per la volata dell’ultimo posto Uefa. Ma questa mancanza di successi non rappresenta certo un viatico positivo per la nuova dirigenza.    

milan ac

serie A
Protagonisti:
vincenzo montella

Fonte: Repubblica

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