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Maradona, sì al VAR: “Anche se la Mano de Dios…”

Diego Armando Maradona (Foto: Getty Images)

Calcio e tecnologia, un connubio che divide critici e appassionati. Chi è a favore, in difesa del regolare svolgimento e della corretta valutazione delle situazioni di gioco, e chi è contro, in nome di una componente casuale e imprevista rappresentata da un errore arbitrale, che renderebbe il calcio più all’antica e umano. Opinioni condivisibili, diversi personaggi si sono espressi a sostegno dell’una e dell’altra tesi. In ultimo Diego Armando Maradona, che al sito della FIFA ha fornito il suo punto di vista sull’utilizzo del VAR, acronimo di Video Assistant Referee. “Il calcio non può rimanere indietro. Data la velocità con cui la tecnologia si evolve e guardando agli altri sport che ne fanno un largo impiego, sarebbe poco logico pensare di non applicarla anche al calcio” ha detto l’ex calciatore del Napoli. Di certo, episodi controversi non sono mancati, dall’introduzione del VAR nelle competizioni internazionali. Inoltre, non pochi calciatori e allenatori si sono dichiarati fermamente contrari: sarebbe infatti una fonte di confusione e una perdita di tempo all’interno dei novanta minuti. “Non credo che sia così – ha proseguito Maradona. Si dice che si sprechi tempo, che dia fastidio l’interruzione, ma ritengo che sia molto più seccante dover fare i conti con una decisione ingiusta, come un rigore non dato. In questo senso la tecnologia porta trasparenza e qualità e dà spesso esiti positivi per le squadre che decidono di prendersi rischi e di giocare un calcio offensivo”. Che poi spiega meglio il concetto: “Se si convalidano gol, si costringe l’avversario ad attaccare e lo spettacolo ne può beneficiare, il gioco diventa più dinamico. Ma se si segna e la rete viene annullata si perde questa possibilità e non è giusto”.

La Mano de Dios…

Quello di Diego Armando Maradona è un parere che pesa più del normale. Non soltanto per la caratura del giocatore, ma anche perché l’argentino è stato protagonista di uno dei casi più controversi della storia del calcio. E’ il 22 giugno del 1986, quando El Pibe de Oro rifila una doppietta all’Inghilterra. Il primo gol è un tango che comincia a centrocampo e si conclude con Maradona che appoggia il pallone in rete dopo aver fatto impazzire i britannici. Il secondo invece è un truffaldino tocco di mano, che beffa Shilton in uscita: l’arbitro non vede e l’Argentina raddoppia. “Ripenso a questa rete ogni volta che mi dichiaro a supporto dell’utilizzo della tecnologia” ha detto l’ex calciatore ridendo. Poi torna serio: “Effettivamente se ci fosse stata già all’epoca il VAR probabilmente non sarebbe stato convalidato il gol. E vi confesso una cosa: ai Mondiali del 1990 liberai la mia area di rigore con un tocco di mano. Fummo fortunati che l’arbitro non si accorse di nulla. All’epoca non c’era tutto questo, ma ora i tempi si sono cambiati”.

…e gli altri episodi

Quella che è rimasta alla storia come la Mano de Dios non è l’unico episodio dubbio nella storia dei Mondiali. E’ lo stesso Maradona a ricordarne un altro, altrettanto discusso: “Il mio non è stato il solo gol controverso. Non dimentichiamo che l’Inghilterra ha vinto una Coppa del Mondo nel 1966 con un tiro che non oltrepassò la linea di porta ma che fu considerato una rete. Poi è accaduta la stessa cosa a loro quando nel 2010 non fu dato il gol a Lampard, che invece era regolare, con la palla che ora dentro contro la Germania. Quella situazione cambiò la partita, perché i tedeschi ne guadagnarono in fiducia e l’andamento della gara si invertì”. In conclusione, l’argentino si schiera a favore della tecnologia. “Ci sono stati troppi incidenti che hanno cambiato la storia del calcio, senza strumenti del genere. E’ il momento di una svolta in questa direzione” ha concluso Maradona.

Fonte: SkySport

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