Champions, l’analisi del girone del Napoli
Evitate le big della prima fascia, il pericolo maggiore viene dal City: tra Guardiola e Sarri sarà sfida-spettacolo. Shakhtar e Feyenoord appaiono indebolite rispetto a un anno fa, quando vinsero i rispettivi titoli nazionali
Nessuna big dall’urna della prima fascia: il pericolo maggiore è arrivato dalla seconda, con la pallina contenente il City di Guardiola. Per il resto, però, il Napoli non si può certo ritenere sfortunato. Girone tranquillamente alla portata della squadra di Sarri, con Shakhtar e Feyenoord che non dovrebbero rappresentare grandi ostacoli.
MANCHESTER CITY
La scorsa stagione è stata quella in cui Guardiola, appena approdato in Premier League, ha iniziato a porre le basi insegnando il suo calcio palleggiato: solo così i tifosi hanno potuto digerire il terzo posto in campionato a -15 dal Chelsea campione, ma soprattutto l’eliminazione agli ottavi di Champions contro il Monaco, con la qualificazione buttata via nella gara di ritorno. Adesso anche la proprietà (che in estate ha investito quasi 245 milioni di euro con gli arrivi di Mendy, Walker, Bernardo Silva, Ederson e Danilo) chiede anche i risultati. Quest’anno il City ha iniziato con un 2-0 al Brighton e lo sfortunato (condizionato dall’ingiusta espulsione di Walker) pareggio con l’Everton di Rooney. Obiettivo stagionale? La Premier, ovviamente, ma anche in Champions una squadra così non si può nascondere.
L’allenatore
In tre lettere: Pep. Non c’è bisogno di ulteriori presentazioni. Ha cambiato il calcio con le sue idee: possesso palla prolungato, palleggio capace di sfinire l’avversario, pressing altissimo per riconquistare subito il pallone. Al momento di esportarle in Inghilterra ha trovato qualche difficoltà, motivo per cui ci si aspetta da lui l’ennesima soluzione geniale al problema. Con Sarri sarà una fantastica sfida tra cervelloni che amano far giocare bene le proprie squadre.
Precedenti
Napoli e City si sono già affrontate in Champions nella fase a gironi dell’edizione 2011-2012. Dietro al Bayern Monaco vincitore del girone, il Napoli riuscì a precedere gli inglesi guadagnandosi la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. 1-1 a Manchester, 2-1 al San Paolo al ritorno con doppietta di Cavani.
La stella
Nei piani di Guardiola è Gabriel Jesus, destinato a sostituire Aguero al centro dell’attacco e del progetto. Classe 1997, arrivato al City nel mercato di gennaio 2017 e immediatamente decisivo; un infortunio al piede l’ha frenato sul più bello nella scorsa stagione, facendogli perdere tre mesi. Bottino comunque di 7 reti in 10 partite di Premier giocate. Impossibile dimenticare, però, gente come Aguero, Sterling, De Bruyne, Bernardo Silva, David Silva… Solo piedi buoni.
Come gioca
Gioca come può giocare una squadra che manda in campo i signori sopra citati. Ovvero divertendosi. Guardiola era partito dal 3-4-3 ma ultimamente sta studiando una soluzione (3-1-4-2) con il trio centrale Stones-Kompany-Otamendi protetto dal filtro di Fernandinho, i piedi buoni di David Silva e De Bruyne in mezzo al campo e grande rapidità sulle fasce (Walker e Sanè, ad esempio); tandem d’attacco stellare con Aguero-Gabriel Jesus, e Sterling pronto a dare il cambio.
SHAKHTAR DONETSK
Sicuramente la squadra più abbordabile, assieme allo Spartak Mosca, tra quelle di prima fascia, in cui si è ritrovato in virtù dell’ultimo campionato vinto in Ucraina. Da anni frequenta il prestigioso palcoscenico della Champions collezionando trofei in Patria (10 campionati, 11 coppe nazionali, 8 supercoppe), ma rispetto alle passate stagioni si è sicuramente indebolito. I tanti problemi legati alla guerra civile in Ucraina, poi, non hanno aiutato, favorendo la partenza di molti campioni (Douglas Costa nel 2015, ad esempio). Al momento in campionato, dopo 6 giornate, è secondo dietro la Dinamo Kiev, a -1.
L’allenatore
Paulo Fonseca, portoghese classe 1973, ex difensore alla guida del club dalla passata stagione, quando ha ereditato la panchina da Lucescu, che con lo Shakhtar ha scritto la storia. Lui ha proseguito il lavoro vincendo campionato, coppa nazionale e Supercoppa.
Precedenti
Nessun precedente in gare ufficiali con il Napoli.
La stella
Brasiliano con passaporto spagnolo, Bernard è il “10” della squadra. Classe ’92, è il tipico giocatore con baricentro basso, facilità di dribbling, assist sempre pronto. Tecnicamente superiore alla media, sa rendersi pericoloso anche su punizione. Nel 2014 è stato convocato nella Seleçao per il Mondiale in Brasile: purtroppo per lui era in campo titolare anche il giorno del 7-1 incassato dalla Germania.
Come gioca
4-2-3-1 o 4-4-2, l’importante è sfruttare al massimo le corsie laterali. Da diversi anni ormai, la squadra è imbottita di brasiliani che portano imprevedibilità, giocate di classe e tecnica. Una buona organizzazione (oltre al talento dei singoli) e l’esperienza in campo internazionale accumulata in tante stagioni in Champions fanno il resto.
FEYENOORD
Campioni d’Olanda in carica, con il titolo riconquistato dopo 18 anni. Squadra che fa della corsa e dell’entusiasmo dei suoi giovani i principali punti di forza. È uscita indebolita, però, dal mercato estivo: il centrale Kongolo è finito al Monaco per 15 milioni di euro, Karsdorp è passato alla Roma e l’ex-meteora juventina Elia, che qui si era ritrovata, è andata in Turchia, al Basaksehir. Per non parlare del simbolo, leader e trascinatore della squadra nella scorsa stagione, Dirk Kuyt, che con quel successo ha chiuso la sua carriera. Al momento, in campionato, due vittorie nelle prime due giornate
L’allenatore
Giovanni van Bronckhorst, ex nazionale olandese, nel club ci è cresciuto da ragazzo, tornato quando era ormai un giocatore affermato (dal 2007 al 2010) e rimasto come tecnico: vice-allenatore della prima squadra nel 2011, poi le giovanili e la “promozione” nel 2015. In bacheca Coppa d’Olanda la prima stagione, campionato alla seconda e Supercoppa il 5 agosto, per iniziare bene quella attuale.
Precedenti
Nessun precedente in gare ufficiali con il Napoli.
La stella
Tonny Vilhena, centrocampista classe ’95 indicato come uno dei più talentuosi della sua generazione. Spesso accostato a club italiani (lo voleva Mancini all’Inter), che lo seguono ancora con interesse, gioca a tutto campo, davanti alla difesa, da mezzala e all’occorrenza persino dietro alle punte, con la classica flessibilità che viene insegnata ai giovani in Olanda. Bravo negli inserimenti, buona confidenza con il gol.
Come gioca
4-3-3 classico, così come lo concepiscono in Olanda. Vilhena agisce da mezzala, in mezzo c’è El Ahmadi. Per i gol ci si affida al danese classe 1991 Jorgensen, terminale dell’attacco supportato da Berghuis e Boetius.
STATISTICHE E PRECEDENTI
SHAKHTAR DONETSK
o Nessun precedente per il Napoli con lo Shakhtar Donetsk – lo scorso anno però gli azzurri trovarono la Dinamo Kiev ai gironi, vittoria in trasferta e pareggio al San Paolo.
o In generale, è equilibrato il conto dei precedenti tra il Napoli e le squadre ucraine: due vittorie, due pareggi e due sconfitte.
o Lo Shakhtar Donetsk ha incrociato 18 volte una squadra italiana nelle coppe europee: quattro vittorie, due pareggi e ben 12 sconfitte per gli ucraini.
o Lo Shakhtar Donetsk ha vinto solo una delle ultime 10 partite di Champions League (2N, 7P): contro il Malmo, nel novembre 2015.
o Per lo Shakhtar è la 12ª partecipazione in Champions, la 10ª nelle ultime 12 edizioni, solo la Dinamo Kiev (16) ne conta di più tra i club ucraini.
MANCHESTER CITY
o L’unico precedente tra Napoli e Man City in una competizione europea è nella fase a gironi dell’edizione della Champions 2011/12: 1-1 a Manchester, 2-1 al San Paolo.
o Quel pareggio di Manchester (gol di Cavani e Kolarov) ha rappresentato per entrambe le squadre l’esordio nella moderna Champions League.
o Il City ha affrontato 12 volte una squadra italiana nelle coppe europee: tre vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte.
o Anche il Napoli ha giocato 12 partite contro squadre inglesi in competizioni europee: quattro vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte.
o Nessuna delle 36 partite del City nella fase a gironi di Champions è terminata 0-0, gli inglesi hanno tenuto solo cinque volte la porta inviolata in queste gare.
FEYENOORD
o Sfida inedita tra Napoli e Feyenoord nelle coppe europee.
o Negativo lo score partenopeo contro squadre olandesi: una sola vittoria a fronte di tre sconfitte e due pareggi, mai però in Champions League.
o Il Feyenoord ha incrociato 12 volte una squadra italiana nelle coppe europee, bilancio in perfetto equilibrio: quattro successi, quattro pareggi e quattro sconfitte.
o Il Feyenoord partecipa per la quinta volta alla Champions League, la prima dopo il 2002/03.
Fonte: SkySport