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Juventus, Hoeness attacca Douglas Costa: “E’ un mercenario”. Howedes nel mirino di Marotta

TORINO – Mentre il suo ex presidente al Bayern Monaco lo etichetta come “mercenario”, il suo neo allenatore alla Juventus medita di promuoverlo tra i titolari. Douglas Costa è insieme a Matuidi il volto nuovo dei bianconeri con più possibilità di esordire dal primo minuto, nell’anticipo di sabato (ore 18, arbitro Luca Banti) in casa del Genoa. I due neojuventini, che hanno già addentato uno spezzone del debutto in campionato contro il Cagliari, potrebbero rispettivamente scalzare uno tra Cuadrado e Mandzukic e uno tra Marchisio e Khedira dall’undici di Massimiliano Allegri, in bilico tra la conferma del solito 4-2-3-1 e il passaggio al 4-3 e fantasia. Per il resto, si va verso la riproposizione della squadra vista sabato, con Lichtsteiner, Rugani (o Benatia), Chiellini e Alex Sandro davanti a Buffon, con Pjanic in regia, Dybala e Mandzukic sulla trequarti e in attacco Higuain.HOENESS A GAMBA TESA: “COSTA E’ UN MERCENARIO” – Se Allegri sembra avere un debole per Douglas Costa, non si può dire altrettanto per il suo ex presidente Uli Hoeness, entrato a gamba tesa sul brasiliano: “Da noi Douglas Costa non è andato bene perché è un mercenario. Caratterialmente non ci è piaciuto”, ha detto il dirigento tedesco in un’intervista al Frankenpost. L’esterno offensivo ex Shakhtar Donetsk paga ancora il conto delle dichiarazioni da lui rilasciate lo scorso gennaio, quando informò a mezzo stampa il Bayern Monaco di aver “ricevuto offerte milionarie dalla Cina e anche da qualche top club europeo”. Esternazione che non portò al giocatore un aumento di ingaggio ma la rottura con il club tedesco. Lo stesso Hoeness nel 2011 disse di non essersi stupito del passaggio di Vidal dal Bayer alla Juve, “visto che nella trattativa era coinvolto un agente sudamericano”. Fu invece Rummenigge a definire Re Arturo “giocatore senza morale, come la Juve”, e a dare del pensionato a Buffon, dopo una sua papera su tiro del bavarese Alaba in Champions League.

HOWEDES SUPERA GARAY E MUSTAFI – Nonostante tante parole velenose, i rapporti tra torinesi e bavaresi non sono mai stati così buoni, soprattutto grazie all’intesa tra Agnelli e Rummenigge nata nell’Eca e nell’esecutivo Uefa. In questo clima buono, l’ad Marotta farà un ultimo tentativo per il 28enne Jerome Boateng, centrale difensivo o all’occorrenza terzino destro in rottura con il club campione di Germania perché scavalcato nelle scelte di Herr Ancelotti dai vari Hummels, Javi Martinez e Niklas Sule. Il problema è che per arrivare a Boateng servono 35-40 milioni cash. Troppi per i bianconeri, che non perdono d’occhio l’argentino Garay (Valencia), l’albanese Mustafi (Arsenal) e soprattutto il tedesco Howedes (Schalke 04). Quest’ultimo può arrivare in prestito per 12-15 milioni, sempre che la Juve superi la concorreza di Liverpool, Inter e Spartak Mosca. Il nome nuovo per la retroguardia della Signora a detta del Sun sarebbe infine quello dell’inglese 31enne Cahill, sempre più ai margini del Chelsea di Conte. A centrocampo sono invece in rialzo le quotazioni del portoghese André Gomes, sempre che il Barcellona dia il via libera al trasferimento in prestito con diritto di riscatto dell’eclettico 24enne già adocchiato dalla Signora l’estate scorsa.
 

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Fonte: Repubblica

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