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Benevento, non si vive di emozioni, ma di certezze e programmi

Avevo una mia idea, come sempre. Un’idea dettata da tanti campionati visti, dalla serie A alla vecchia serie c. Ho atteso le prime due giornate di campionato perché volevo avere piccole conferme che ho avuto. In queste due partite il Benevento con il massimo sforzo ha ottenuto zero punti. Un dato che va analizzato e deve far riflettere attentamente. Una sorta di vorrei ma non posso. I ragazzi hanno dato il massimo e vanno ringraziati. Il punto di domanda è un altro: quando arriveranno le big cosa accadrà? Voglio soffermarmi solo sull’aspetto calcistico. Francamente mi sarei aspettato una campagna acquisti diversa, calciatori da serie A, in grado di darti il giusto contributo di esperienza. Sono arrivati elementi volenterosi, ma forse non è abbastanza. Non saranno gli arrivi di Iemmello e Memushaj a cambiare le cose. Nonostante i dettami del coraggioso Baroni, l’obiettivo salvezza sarà arduo. Non riesco a trovare l’ottimismo che sento in giro. Vorrei sbagliare, ma la programmazione paga sempre. Al contrario dell’improvvisazione, e in giro ne vedo tanta. Probabilmente dire le cose come stanno non è bello, ma chi ci ascolta merita rispetto. Spero solo che il coro Salta Salta lo Stregone, non sia solo una bella notte vissuta con una donna attraente. In tal caso avremo vissuto un sogno. Un bel sogno, ma come sempre, poi, si torna alla nuda e cruda realtà.

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.