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Liga, Messi accende il Barça: Alaves ko 2-0

ALAVES-BARCELLONA 0-2

55′ e 66′ Messi

Vincere per dare continuità ai risultati, per cercare di ridare animo a un ambiente depresso dalle vicende legate a Neymar ma in ripresa grazie agli ultimi acquisti effettuati: Paulinho in panchina (per lui solo una manciata di minuti), dalla prossima ci sarà anche Dembelé. Di fronte una squadra, come il Deportivo Alaves, estremamente organizzata nella quale giocano l’ex milanista Rodrigo Ely (partito titolare) e un figlio d’arte dal nome importante, Enzo Zidane, (entrato nel finale di gara).

Messi toglie

Valverde ha modificato leggermente il suo modulo base, il 3-5-2 optando per un 4-2-3-1 per dare maggiore qualità e più spinta offensiva alla squadra. Molto prudente l’atteggiamento tattico di Zubeldia con un 4-5-1 schierato con i reparti molto vicini per impedire le giocate tra le linee per Messi e Iniesta. I primi minuti di gioco sono trascorsi con il possesso, al solito, in favore dei blaugrana ma senza particolari strappi o giocate in verticale. Rodrigo Ely, ex Milan, è stato bravissimo a impedire a Messi di partire e attaccare gli spazi vuoti, sempre marcato a dovere. L’Alaves ha provato ad agire in contropiede ma la prima occasione del match è stata confezionata da Iniesta, tiro troppo debole da fuori area. Poi Messi, chiuso al centro, ha provato ad attaccare le zone laterali e lì ha avuto un po’ più di spazio mettendo la sua classe al servizio dei compagni con qualche assist interessante. Tutttavia la palla gol più clamorosa è capitata sui piedi di Sobrino lanciato nello spazio lungo e arrivato a tu per tu con Ter Stegen abile a respingergli la conclusione. Sul finire di prima frazione il fallo di Ely su Piqué (leggera trattenuta) sugli sviluppi di un angolo ha regalato la chance del vantaggio: dal dischetto, però, Messi si è fatto parare la conclusione da un superlativo Pacheco.

Messi dà

Nella ripresa il tema tattico è lo stesso, anzi, nei primissimi minuti sembra che l’attenzione difensiva del Barcellona sia calata. La chance è per Manu Garcia che in scivolata non arriva per il tap-in su un cross dalla destra. Corso il pericolo, il Barcellona si sveglia, comincia a stringere le linee, a recuperare palla senza concedere campo agli avversari e a servire Messi più vicino alla porta. Ed è proprio l’argentino che sblocca la situazione raccogliendo una palla da sinistra servita da Jordi Alba, controllo e conslusione sulla quale, forse, Pacheco avrebbe potuto fare qualcosa in più. La gara si apre, l’Alaves è costretto a sbilanciarsi, l’ingresso di Paco Alcacer dà maggiore imprevedibilità alla squadra di Valverde. Messi si accende e segna anche il raddoppio come ormai è da prassi: da marzo quando la Pulce segna, segna almeno una doppietta. L’Alaves accusa il colpo e rischia di prendere anche il terzo gol, sempre da Messi che, però, colpisce la traversa: quarta volta (compresi i pali) in due giornate di Liga. A partita ormai in cassaforte per il Barcellona, da segnalare, sponda Alaves, l’ingresso in campo, per l’esordio in Liga, di Enzo Zidane primogenito di Zizou che, come il padre da calciatore, indossa il 21. Qualche buon pallone giocato e una prospettiva di carriera da tenere d’occhio. Il Barcellona vince e, per il secondo tempo mostrato, convince anche ma sempre per merito di Leo Messi.

Le altre partite

Grazie alla vittoria sul Malaga, il neopromosso Girona si ritrova tra le big del calcio spagnolo. Il successo porta la firma di Alcala e dopo il pari con l’Atletico Madrid la formazione di Machin potrebbe essere la sorpresa della Liga. Così come il Levante che impatta in casa 2-2 contro il Deportivo La Coruna e sale a quota 4 in classifica. Per i galiziani primo punto in questo campionato. E proprio l’Atletico Madrid riscatta il mezzo passo falso contro il Girona rifilando una manita al Las Palmas. La squadra di Simeone segna a ripetizione con Correo, Ferrei Carrasco, doppietta di Koke e Thomas. I colchoneros salgono a quota 4.

Fonte: Sky

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