TORINO – Se l’esclusione dalla lista Uefa presentata oggi dalla Juventus del lungodegente Pjaca era no bet, nemmeno quotata, visto che il croato difficilmente rientrerà prima di novembre, fa piuttosto rumore l’assenza di Lichtsteiner dall’elenco dei giocatori bianconeri per la prima fase della Champions League, esordio il 12 settembre al Camp Nou contro il Barcellona. Si tratta di una scelta tecnica di Allegri, che aveva già fatto a meno dello svizzero l’anno scorso – galeotto il suo flirt con l’Inter? – per poi reintegrarlo nella lista successiva, quella per la fase a eliminazione diretta. “C’è stato un po’ di casotto in fase di mercato estivo, quando non si capiva se Stephan sarebbe restato o partito: la lista Uefa è tremenda, comporta scelte dolorose che purtroppo gli allenatori devono fare”, spiegò il tecnico toscano a gennaio, quando la vittima del taglio fu Hernanes.
Lichtsteiner tornerà molto utile in campionato, come dimostrano le prime due giornate da titolare. Ma in Europa la corsia destra verrà appaltata al duo Howedes-De Sciglio, con Barzagli e il jolly Sturaro di scorta. Facile immaginare che Allegri abbia premiato la duttilità: il tedesco ex Schalke e l’ex rossonero sono in grado di coprire più ruoli rispetto all’elvetico, uno specialista della corsia destra. L’esclusione di Lichtsteiner vuol dire spazio in lista per due giocatori che erano in bilico, Marchisio e Asamoah. Il recupero del “Principino”, infortunato per (almeno) tre settimane, è fondamentale in un reparto alle prese anche con gli acciacchi di Khedira: cancellare Marchisio dalla Champions avrebbe inoltre fatto molto runore dopo le recenti voci di separazione dalla Signora smentite dal centrocampista via Twitter. Quanto al ghanese, con Spinazzola l’unico scontento di un calciomercato in cui i giocatori l’hanno fatta da padroni, è stato “salvato” perché in grado di interpretare almeno tre ruoli: esterno basso oppure alto o all’occorrenza mezzala.
IN & OUT: CHIELLINI TORNA, ALEX SANDRO PARTE – Porte girevoli a Vinovo: rientra Chiellini, parte Alex Sandro, convocato dal Brasile per la sfida di martedì a Barranquilla contro la Colombia di Cuadrado. Se l’avvio di stagione aveva portato in dote pochissimi infortuni, al netto del problema di Marchisio al ginocchio operato nel 2016, dalle Nazionali piovono tegole. Dopo il ko di Khedira, si è infatti fermato anche Chiellini, rientrato a Vinovo dal ritiro di Coverciano con un fastidio al polpaccio destro, che lo aveva già tormentato nel recente passato. Se il tedesco salterà Repubblica Ceca-Germania di questa sera, sperando di rientrare in tempo per la sfida di lunedì contro la Norvegia, Chiellini rischia uno stop di almeno 15 giorni. Non prenderà parte alle due partite dell’Italia contro Spagna e Israele e con tutta probabilità salterà anche la ripresa del campionato, Juve-Chievo di sabato 9 settembre, e l’esordio in Champions di martedì 12 in casa del Barcellona. Ad Allegri non resta che aspettare (e sperare), visto che gli esami clinici non verranno effettuati prima di lunedì presso il J Medical. Il ko di Chiellini va a colpire il reparto più debole della squadra bianconera, ancora alla ricerca della solidità e impermeabilità degli ultimi sei anni.
Vista l’aria che tira, Allegri domani seguirà con un po’ di apprensione gli impegni degli azzurri (Buffon, Barzagli, Rugani e Bernardeschi) al Bernabeu contro la Spagna e quelli di Mandzukic (Croazia-Kosovo), Benatia (Marocco-Mali) e Szczesny (Danimarca-Polonia). Ieri tutti i bianconeri titolari ad eccezione di Matuidi, spettatore di Francia-Olanda 4-0: Dybala ha giocato 71′ di Uruguay-Argentina 0-0, 90′ più recupero per Cuadrado in Venezuela-Colombia 0-0, idem Lichtsteiner, andato anche a segno in Svizzera-Andorra 3-0, mentre la Bosnia di Pjanic è stata sorprendentemente rimontata da Cipro, da 0-2 a 3-2: ko che costa il terzo posto del girone alle spalle di Belgio e Grecia.
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Fonte: Repubblica