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Camplone: “Cacia? Ha una freddezza impressionante”

Camplone si gode un super Cacia (lapresse)

Emozione, spettacolo e un desiderio di stupire infinito. Ma come si è conclusa Cesena-Avellino? Semplice, con la curva del Manuzzi a cantare ‘Romagna mia’. Un coro che non lascia spazio ad alcuna interpretazione, perché la squadra di Camplone ha messo d’accordo tutti. Vittoria netta, giusta, super. E soprattutto nel segno di Cacia, doppietta da favola la sua. Nel mezzo, poi, il gol di Sbrissa e i tentativi della squadra di Novellino. Tra pali, espulsioni e i 133 gol di Cacia in Serie B, sempre più vicino al primato di Stefan Schwoch: “Sono stati due mesi difficili. Penso che prima del calcio ci sono le persone, e in questi due mesi ad Ascoli la persona è stata messa molto da parte. Ci sono modi e modi di far passare un messaggio all’esterno. Ho avuto a che fare con qualcuno che faccio fatica a chiamare dirigente. Sono state dette una marea di bugie. Dovreste chiederlo a loro cosa è successo. Non è un’ossessione quella del record dei gol, la voglio vivere con il massimo della serenità e buttarmi in questa nuova esperienza con la massima volontà. Qualche acciacco ce l’ho, è normale, ma quando hai 34 anni e ci sei mentalmente, allora puoi fare davvero la differenza”, queste le parole dell’attaccante nel dopo partita di Sky Sport.

Questione di gruppo. E soprattutto di quella scintilla finalmente scoccata nel cuore dei ragazzi di Camplone: “Abbiamo passato una settimana travagliata, ci sono state un po’ di critiche. I ragazzi sono stati compatti. Il nostro stadio deve diventare un fortino, in casa dobbiamo vincere sempre. Cacia ha una freddezza impressionante, il secondo gol lo ha fatto di punta, come a calcetto. Ha una facilità pazzesca. Lui piazza sempre il pallone, abbiamo bisogno di lui al 100%. Bene anche Jallow, ma deve giocare di più per la squadra. A volte si intestardisce troppo. Oggi c’è stato l’attacco alla profondità che ci mancava. L’abbiamo preparata bene. Loro hanno provato a far girare palla e a farci correre a vuoto. Quando sblocchiamo la partita subito diventa tutto più facile. Alla fine è importante come si lavora durante la settimana. Sbrissa è ancora un ragazzino, ogni tanto eccede in alcune cose che non deve fare. Non dobbiamo mai essere superficiali e stare sul pezzo per 90 minuti. Abbiamo giocato e, soprattutto, sofferto da squadra. Ci siamo abbassati tutti quanti per proteggere la porta e compattarci”.

L’Avellino accorcia le distanze su rigore con Castaldo, entrato nella ripresa al posto di Bidaoui, ma il risultato non cambia. Al Manuzzi termina 3-1 per il Cesena. E Novellino, che spiegazione si dà per questa brutta sconfitta? “L’approccio di tutta la squadra non è stato quello che desideravo. L’espulsione ci ha penalizzato molto. Non mi sono piaciuti. Ci sono stati anche episodi sfavorevoli. In difesa però dobbiamo registrare diversi meccanismi. Nel secondo tempo abbiamo giocato da Avellino. Credevo di pareggiare la partita, eravamo in condizione per poterlo fare”.

Fonte: SkySport

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