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Il graffio di Corbo: “Finalmente Reina”

Ora anche l’Europa scopre la perfidia degli insospettabili bomber del Napoli. È la leggerezza al potere. La legge dei fantasisti brevilinei. La novità di questa stagione in Italia. E dalla scorsa notte si rileva finalmente un’onda lunga di sfrontata allegria anche nel girone F di Champions, dopo il falso avvio in Ucraina. Insigne prima, Mertens dopo sistemano la partita che il Napoli accetta di giocare a ritmi bassi, lasciando il possesso palla agli olandesi, né si preoccupa del Feyenoord: è davvero distante dal calcio scientifico e sontuoso dello squadrone di Rotterdam, accreditato rivale del fantastico Ajax negli anni ‘80. Ha una difesa d’emergenza, non ha una fluidità nel gioco che avanza a scatti dopo i contrasti vinti, lascia aperti i canali di passaggio per i tagli di Insigne, Mertens, Callejon. Il Napoli non sbaglia ad affrontarlo con una sua studiata inerzia. Se Hamsik non è ancora il regista offensivo puntuale e geniale che Sarri aspetta con fiducia illimitata, il gioco del Napoli trae profitto dalla serena costruzione di Jorginho, ma soprattutto dalla forma di Allan. Sono ancora olandesi quando combattono senza malizia, non c’è nulla di sofisticato nel congegno difensivo di Giovanni Bronckhorst. Ma il Feyenoord riflette il momento del suo campionato non più indicato come modello, ma anche la crisi che la sconfitta di sabato scorso in casa ha ampiamente sconfessato. Dinanzi a questa squadra di grande passato e ordinario futuro, il Napoli ha scelto quindi una parte inedita: un compassato ma superbo controllo della partita. Non ha tremato neanche quando il Feyenoord poteva brutalmente riaprirla con un rigore da brividi. Un contatto di Ghoulam sull’attaccante Berghius, che si preoccupa il fallimentare e spocchioso Toornstra di offrire ad un Reina, finalmente protagonista in positivo. Toornstra doveva essere il rifinitore di uno sgrammaticato 4-3-1-2, sparisce nel grigiore degli olandesi nella ripresa, quando Sarri apre la serie dei cambi. Interessante quello di Rog per Callejon, perché da tempo gli osservatori più attenti indicano in Rog il mediano ideale per sostituire Callejon e mettere al sicuro il vantaggio. C’è spazio anche Zielinski, secondo copione è anche la sostituzione di Hamsik che esce con il rimpianto di aver sprecato un geniale assist di Mertens nel primo tempo. Passerà. E Hamsik potrà finalmente ripagare il suo allenatore di un sostegno così convinto, nonostante l’appannata partecipazione del capitano alle imprese di questo Napoli che splende in campionato, ed ora anche nel girone di Champions. La fede di Sarri è stata intanto premiata da Reina, che portando ancora nella faccia scura il segno dei suoi tormenti ha protetto il Napoli, afferrandolo con le sue grandi mani quando lo ha visto per qualche minuto annaspare. Plausibile il suo sfogo quando si sente tradito dalla difesa sull’inutile gol degli olandesi proprio alla fine. Avanti Napoli, anche Reina ora c’è.

Antonio Corbo per Repubblica.it

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