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La Repubblica – Al San Paolo in 40mila: il Napoli prova il primo scatto. Recupera Albiol

U N duello d’alta quota. Napoli e Juve. Ed è vietato soffrire di vertigini. «Dobbiamo abituarci a questa posizione se davvero vogliamo provare a vincere». Josè Maria Callejòn ha tagliato corto sull’argomento. «Restiamo in alto». La sfida, dunque, resta viva prima della sosta: il Napoli fa l’aperitivo al San Paolo contro il Cagliari, la Juve va di scena a “cena” contro l’Atalanta. Tocca a loro. Pochi calcoli e una sola certezza: bisognerà vincere ancora per mantenere la vetta e magari scoraggiare l’avversario. Sarri dovrà aggiornare ancora una volta la pagina dei record: ha messo nel mirino la settima vittoria consecutiva e il diciannovesimo risultato utile, una striscia che archivierebbe quella storica del 1989 e poi culminata con lo storico secondo scudetto. Questo Napoli ha messo nel mirino il terzo, ma i proclami a Castel Volturno sono assolutamente vietati. Sarri ha vissuto un’altra vigilia senza dichiarazioni ufficiali e ha “parlato” in campo durante la rifinitura per alzare l’asticella della concentrazione. Giocare alle 12.30 non gli piace e non lo ha mai nascosto. Finora si è cimentato con il “lunch match” solo in trasferta: oggi lo farà per la prima volta al San Paolo, se non pieno, quasi. La prevendita è esplosa nelle ultime ore e ha raggiunto quota 40 mila biglietti, considerando gli abbonati. Quasi il doppio, dunque, degli spettatori che martedì avevano scelto la Champions e il Feyenoord. I prezzi low cost e la voglia di campionato hanno fatto il resto. Toccherà al Napoli essere all’altezza. La differenza col Cagliari è evidente, ma servirà l’approccio giusto per evitare disattenzioni. La ricetta di Sarri è la solita: niente esperimenti, gioca il Napoli migliore, quello dei titolarissimi. Risponderà presente all’appello pure Raul Albiol, assente in Champions per un problema alla schiena: si è allenato durante la rifinitura e quindi stringerà i denti. Il quartetto arretrato, dunque, è consolidato: lui e Koulibaly al centro, Hysaj e Ghoulam ai lati. Nessuna variazione al tema pure in mediana. Operazioni del gioco affidate a Jorginho, Allan avrà il compito di cambiare ritmo, Hamsik quello di cancellare l’avvio più difficile da quando veste la maglia azzurra: zero gol realizzati e nove sostituzioni in dieci presenze, numeri non all’altezza del suo talento. Quelli del tridente, invece, sono scintillanti. Il simbolo è naturalmente Dries Mertens. Tra l’altro la sua nuova vita è cominciata proprio col Cagliari: era l’11 dicembre scorso e la tripletta rifilata a domicilio ai rossoblù di Rastelli fu il primo segnale inequivocabile della trasformazione da fantasista di talento a bomber di razza. Adesso è diventato un vero e proprio cannibale dell’area di rigore e si è cucito addosso l’etichetta di campione indispensabile dopo l’infortunio di Milik. Mertens trascinerà il tridente delle meraviglie: 12 gol in campionato sui 22 complessivi portano la firma dei magnifici tre. L’incidenza è del 54.4%. Col Cagliari ci proveranno pure Insigne e Callejòn, entrambi poi convocati da Italia e Spagna nella settimana dedicata alle nazionali. Massimo Rastelli, dal canto suo, ha un solo obiettivo: cancellare il passivo dello scorso campionato nel doppio confronto col Napoli (8 reti subite e una sola all’attivo). «Convinti, concentrati e coraggiosi — ha spiegato il tecnico del Cagliari — ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto». Ci sarà pure Leonardo Pavoletti, l’ex che non ha mai sfondato al San Paolo.

Fonte: Repubblica Napoli

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