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Cds – Insigne, stamattina il test decisivo: Sarri studia le alternative

Il buon giorno – a Castel Volturno – si vede dal mattino: e in quel microuniverso, quando spunterà l’alba, gli sguardi si concentreranno, e decisamente, su Insigne, per intuire dalla espressione quale sia il destino d’una notte. E si capirà in fretta, al risveglio (si fa per dire), dal momento in cui lo scugnizzo poggerà in terra il piede destro, quello della coscia che gli ha dato noia all’altezza degli adduttori, quella che parlerà per lui e lo spingerà a decidere: dentro o fuori, però dopo aver avvertito le sensazioni del corpo, in certi casi assai più utile di qualsiasi altro tipo di bollettino, ed essersi convinto d’essere nel giusto.

SI PUO’ FARE. E’ un ni che tende al sì, al tramonto d’una vigilia diversa, sostanzialmente inquietante, perché ci sono appuntamenti a cui non si vuole (non si vorrebbe) rinunciare e invece Insigne è lì, ad interrogarsi da solo, dopo aver svolto il suo primo allenamento in gruppo. Alle 16.01, affinché la Napoli (pure quella nel Mondo) sappia, il bollettino di giornata deve restare vago: «Lorenzo Insigne, uscito a scopo precauzionale nella ripresa del match con il Manchester in Champions League, ha svolto accertamenti strumentali: gli esami hanno escluso lesioni nella zona interessata e confermato l’affaticamento muscolare diagnosticato negli spogliatoi dell’Etihad Stadium. L’attaccante svolgerà terapie e le sue condizioni saranno valutate poi domani». E invece va a ­finire che Insigne si alleni, anche se da solo, e che resti poi in ritiro: stamani c’è l’allenamento di ri­finitura, che per lui invece rappresenterà un test decisivo e de­finitivo (ovviamente).

TRACCE DI CAUTELA. Ci sarà un consulto, ovvio, tra il dottor De Nicola, Sarri ed Insigne, si ascolteranno le risposte del ­fisico del “monello” di Frattamaggiore e solo se realmente non ci sarà nessuno tipo di rischio si procederà con la convocazione. Altrimenti, Insigne potrà guardarsi l’Inter dalla tribuna, Sarri si in­filerà nel suo ufficio per pensare come sostituirlo (Zielinski o Ounas o Giaccherini?) e l’appuntamento per l’attaccante verrà spostato (salvo complicazioni) a Marassi, mercoledì sera. Ci sono altre quattro gare da affrontare immediatamente.

JORGINHO. Intanto Tite, ct della Seleçao, ammette di aver parlato con Jorginho: «Ho parlato personalmente con Jorginho dopo un incontro con la Federazione e dopo averlo osservato. Io ho spiegato la situazione nel dettaglio nel corso di una telefonata e gli ho detto che dovrà essere lui a prendere una decisione, molto importante per la sua carriera. In futuro dunque vedremo. Quello che mi fa stare tranquillo è che il ragazzo ha ben chiaro cosa pensiamo noi del Brasile»..

Corriere dello Sport

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