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Tare: “Avevo in pugno Cavani. Hernanes? Piansi”

Lavora nell’ombra e dei suoi metodi si sa davvero poco: “Sono molto riservato in quello che faccio, ma ormai la Lazio è nel mio sangue”. Parola di Igli Tare, ds biancoceleste dal 2008. Hernanes e Zarate, Felipe Anderson e Immobile, de Vrij e Luis Alberto. Talento e guizzi. Senza contare quei retroscena di mercato che alla fine piacciono molto, da Cavani a Klose. Lunedì sera Igli Tare è stato premiato al Teatro Ghione col premio “Lazialità”, in un evento in cui erano presenti anche Senad Lulic e Stefan Radu, più tanti altri volti della storia della Lazio (Giannichedda, Paolo Negro, Cesar…). Salito sul palco per la premiazione, Tare ha parlato così. 

“Avevo in pugno Cavani”

Qualche retroscena: “Una della trattative non riuscite fu Cavani, ma ce ne sono tante. Per una questione di rapporti all’epoca andò al Napoli. Per diversi motivi non se n’è fatto nulla, l’avevamo quasi preso”. Qualche giocatore l’ha deluso: “Uno che poteva fare tanto era Pereirinha, un ragazzo bravissimo ma a causa del suo carattere ha preso una strada diversa”. 

Da Luis Alberto a de Vrij, fino a Klose…

A febbraio voleva smettere, oggi è l’uomo in più della Lazio. Tare parla di Luis Alberto: “Con lui è stato difficile, è arrivato il 31 agosto dicendomi che voleva andare via. Ma io non volevo farlo per dimostrare quanto grande fosse sia come persona che come calciatore”. Un commento anche su de Vrij: “Il padre veniva spesso a Formello e con lui parlavamo spesso di calcio. La sua crescita è una vittoria personale sua, è un grande campione e la differenza la fanno le persone che gli stanno accanto”. E ancora, su Klose: “Ha giocato con me al Kaiserslautern, era un 22enne. Avevo avuto un contatto con lui sei mesi prima ma il Bayern Monaco non lo voleva lasciare andare. Poi mi ha cercato lui, voleva conoscere l’ambiente laziale ed è venuto con la moglie a Roma. Ci siamo messi d’accordo per un contratto di tre anni”. Retroscena Milinkovic-Savic: “Eravamo sicuri che sarebbe venuto da noi, avevamo la sua parola. Poi per una questione familiare andò a Firenze ma ci aveva già promesso di venire alla Lazio”.

Fonte: SkySport

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