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Icardi: “Juve, siamo pronti. Spalletti è forte”

La vigilia del derby d’Italia, la consapevolezza di una squadra che può lottare per il vertice fino alla fine, l’amore per i colori nerazzurri che spazza via qualsiasi voce di mercato e il cambiamento portato da Luciano Spalletti. Tanti i temi affrontati da Mauro Icardi in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, iniziando dalle presunte visite mediche già fissate con il Real Madrid: “Sono sciocchezze! E se mi presentassero un contratto in bianco? Ho già risposto più volte, non è il momento di fare certi discorsi, e non sono poi io a gestire queste cose. Non è però ancora arrivato nessuno (ride ndr). Sia chiaro, io sto bene a Milano, lo sanno tutti. Amo la città, gioco, faccio tanti gol e sono il capitano di un grandissimo club: sono cose importanti per me. Alle questioni di mercato devono pensarci gli altri, a me interessa il campo, devo pensare solo a fare il mio dovere, cioè segnare e aiutare la squadra. C’è Wanda che parla con la società. La clausola l’ha messa l’Inter, non so se è bassa o alta. E le mie intenzioni, ripeto, sono chiare: voglio vincere qualcosa con questa maglia. In futuro, quando arriverà eventualmente il momento di offerte o altro, dovranno tutti andare a parlare con l’Inter, con Piero (Ausilio, ndr) e col presidente, e lì si vedrà. Io a Milano sto bene. Ausilio dice che faremo tantissimi rinnovi? Ne abbiamo già fatti tanti in effetti. Ne arriveranno altri (ride ndr). A piero piace trattare con Wanda, è un amore odio fra di loro”, le parole di Mauro Icardi.

“Spalletti ci ha cambiato, ha reso tutto migliore”

“E’ cambiato l’ambiente attorno alla squadra, in tutti i sensi. E gran parte del merito va a mister Spalletti e al suo feeling coi dirigenti. Il mister ha una personalità molto forte, sa trasmetterti subito ciò che lui vuole e ritiene giusto. Ha aiutato moltissimo lo spogliatoio, è entrato nelle nostre teste, ha cambiato già parecchie cose in questo breve periodo. Sul campo quasi tutti gli allenatori lavorano bene. Spalletti è sicuramente un grande in questo senso, ma la differenza è soprattutto fuori dal campo, per questo parlavo di ambiente diverso, di clima migliore. L’anno scorso siamo andati in ritiro con Mancini, poi è arrivato De Boer a pochi giorni dall’inizio del campionato, quindi via De Boer ed ecco Pioli. Oggi invece è tutto più chiaro attorno alla squadra, e questo ha dato tranquillità alle varie componenti, tutti sono messi nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile. Si è visto fin dal ritiro estivo…Secondo me quando le cose fuori dallo spogliatoio non sono chiare si crea sempre un po’ di confusione, e questa confusione si sposta poi dappertutto. Si è avvertita forte l’anno scorso fra giocatori, staff e dirigenti. Insomma, non raccogli certo dei premi quando non si risolvono in partenza determinati problemi”, ha proseguito l’attaccante argentino nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport.

Fonte: SkySport

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