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Gattuso: “Strada lunga. Serve lavoro e sacrifico”

Buona la terza, dopo il pareggio con il Benevento e la sconfitta in Europa League con il Rijeka, Rino Gattuso trova il primo successo da allenatore del Milan grazie alla vittoria per 2-1 sul Bologna. Tre punti firmati Bonaventura (autore di una doppietta), con Gattuso che commenta così ai microfoni di Sky Sport: “C’è stata sofferenza tutta la partita, il Bologna ci ha messo in grande difficoltà. Sono contento per la vittoria, c’è tanto da migliorare, in fase difensiva concediamo ancora tanto. Ci teniamo la vittoria, ma abbiamo la consapevolezza che la strada è lunga. Questa vittoria ci permette di lavorare con maggiore tranquillità, di proporre qualcosa di nuovo, quando si vince si lavora meglio… La squadra mi segue, la vittoria mancava da settembre a San Siro, adesso guardiamo avanti, alla prossima gara”, le parole dell’allenatore del Milan.

“Ritroviamo la giusta condizione fisica. Voglia senso di appartenenza e spirito di sacrificio”

“Come si riporta in alto il Milan? Con i buoni giocatori, con la ricerca del senso di appartenenza, con i risultati, avendo delle regole. Gestire 24/25 giocatori non è mai facile, alleno giocatori forti. Abbiamo mantenuto il palleggio perché questa è una squadra che sa far girare la palla, serve però una pressione più alta, bisogna attaccare maggiormente la profondità ma per fare tutto questo serve avere una gamba importante, ritrovare a giusta condizione fisica. Entrare nella testa dei giocatori per me significa riuscire a fargli capire che bisogna fare fatica, sacrificarsi: io vado alla ricerca di tutto questo, poi è chiaro che solo questo non basta e bisogna preparare le partite in modo corretto. Io ho scelto di portare avanti 3-4 concetti: il palleggio è rimasto, negli ultimi 15/20 metri si va ad attaccare la profondità, diamo 3/4 soluzioni a chi gestisce la palla. Oggi non l’abbiamo fatto nel modo corretto, ma si vedono molte chiusure preventive per non dare campo all’avversario. Stiamo ricercando tutto questo”, le parole di Gattuso.

“Nuovi acquisti? Serve trovare la giusta collocazione tattica”

L’allenatore del Milan ha poi proseguito nella sua analisi: “A volte a qualcuno a cui chiedo 5 minuti di corsa sembra di avergli chiesto di scalare l’Everest. Se ci perdi un po’ di tempo diventa tutto più facile. Bisogna far fatica, bisogna sacrificarsi. In questa squadra non tutti hanno espresso il massimo, anche gli attaccanti. Bisogna metterli nelle condizioni, ci dobbiamo lavorare. Kalinic, Cutrone e André Silva ci hanno dato una grossa mano. I nuovi acquisti? Vado a vedere tutti i giocatori che sono arrivati, hanno fatto bene prima di arrivare al Milan. Bisogna riuscire a trovare a livello tattico la miglior posizione di tutti loro. Bisogna pensare alla mentalità, non dobbiamo pensare di essere biondi con gli occhi azzurri. Bisogna battagliare, se non si parte da questa base non si va da nessuna parte”.

“Bonaventura tra i migliori centrocampisti d’Italia”

“Ho ancora negli occhi Istanbul con il Galatasary, al 93′ eravano in Coppa Uefa, al 94′ siamo usciti sia dalla Uefa che dalla Champions. C’era Demetrio, Albertini, Costacurta, avevano vinto già il mondo e piangevano. Come fai a dimenticare queste cose qua? Tanti schiaffoni, tante cazziate, perché ci tenevano molto. Questo alla fine porta tantissimi punti in più, sono stati dei maestri e mi hanno lasciato tanto. Bonaventura? Ha grandissima qualità. Sa fare gol, si sa inserire. Credo sia uno dei centrocampisti migliori d’Italia, deve migliorare un pochino sul fisico”, ha concluso Gattuso.

Fonte: SkySport

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