Lazio-Torino, Rizzoli non parla ma…

La catena di errori/scelte discutibili
Ci sono una serie di passaggi nella vicenda che non avrebbero convinto il designatore:
1) Il fallo di mano non metterà mai d’accordo tutti: sul tocco di Iago Falque la distanza è ravvicinata, ma il braccio molto largo. Scegliere l’involontarietà può essere “supportabile”, ma sarebbe stato meglio fischiarlo.
2) Di Bello “supporta” appunto la valutazione di Giacomelli, che a gesti e a parole fa subito capire di aver ritenuto non punibile il gesto del granata. In questi casi il Var tendenzialmente resta silente, ma Di Bello avrebbe comunque potuto insistere chiedendo al collega se si era reso conto di quanto largo fosse il braccio. Una piccola forzatura che – alla luce del seguito – avrebbe evitato guai peggiori
3) Subito dopo infatti succede il patatrac: Di Bello opportunamente segnala a Giacomelli – che non aveva visto, o non aveva visto bene – il colpo di Immobile a Burdisso, ma è qui che esperienza e un po’ di furbizia sarebbero state un’ancora di salvezza
4) Dovendo fare la cosiddetta On Field Review, la revisione direttamente a bordo campo, Giacomelli avrebbe potuto approfittare per rivedere anche l’episodio del rigore. Nessuna violazione del protocollo, semplicemente buon senso.
5) Anche analizzando solo la sfida Immobile-Burdisso, Giacomelli avrebbe dovuto almeno ammonire Burdisso per la provocazione (il protocollo prevede che una volta aperta la revisione per un possibile rosso di debbano mostrare anche i necessari gialli evidenziati dalle immagini), se non addirittura limitarsi a un giallo per entrambi. Il colpo di Immobile infatti si poteva anche derubricare a comportamento antisportivo.
Fonte: SkySport