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Mancini: “Voglio essere CT. Ho rinfondato l’Inter”

“Ho rinfondato l’Inter. La vedo terza: è più forte di Roma e Lazio”

Mancini ha poi parlato anche dell’Inter, a ormai un anno e mezzo di distanza dal suo ultimo addio: “L’Inter di Spalletti crollata come la mia? È diverso – ha continuato – Noi avevamo rifondato la squadra, ora la squadra ha due anni di esperienza in più e tanti milioni investiti. Chiudemmo l’andata in testa pur avendo lacune evidenti. A quel punto servivano acquisti a gennaio per reggere il passo, invece si parlava solo di vendere. Un club come l’Inter non può ragionare solo per arrivare in Champions, deve progettare per vincere”. In quell’estate del 2016 arrivarono Gabigol e Joao Mario, voluti da altri: “Gabigol era giovane, sarebbe stato meglio darlo subito in prestito. Joao Mario era identico a Brozovic. A me serviva altro. Una punta rapida, capace di attaccate le difese chiuse. Ma a quel punto erano già stati spesi i soldi e non si capiva chi decideva. C’era confusione. Cosa serve a Spalletti? Non ho visto spesso l’Inter. Forse una punta rapida alla Mertens, Salah: gente che segna, vicina a Icardi. Rafinha: Esperienza e qualità. Champions? Io l’Inter la vedo terza. Per me, anche così, è più forte di Roma e Lazio. Quest’estate comunque ha investito”. Per Mancini, infine, lo Scudetto sarà ancora bianconero: “La Juve è la più attrezzata e ha quella rabbia che gli viene dalla storia. Non impari a vincere in 5 minuti. Io ricordo che facce avessero Bettega, Furino e Tardelli quando li incrociavo in campo. L’Inter dei miei scudetti aveva gente del genere”.

Fonte: SkySport

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