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Gasp: “Io e Sarri: calcio vero. La Nazionale…”

Atalanta-Napoli sarà uno dei big match della seconda giornata del 2018 di Serie A, un remake della sfida di Coppa Italia vinta al San Paolo dai nerazzurri solo poche settimane fa. Occasione per la squadra di Maurizio Sarri di rifarsi, anche se non sarà facile: anche in questa stagione, infatti, a Bergamo si respira aria di alta classifica e di bel gioco. Il merito di questa continua crescita è da attribuire a Gian Piero Gasperini, che così ha parlato della gara sulle colonne del Corriere dello Sport: “Siccome contro di noi il Napoli recentemente ha faticato, metterà in campo un’attenzione e una concentrazione maggiori rispetto al solito. Giocheranno su un campo difficile, questo non è in dubbio, ma neppure per noi sarà facile, perché sfideremo la prima in classifica”. Sul gioco degli azzurri: “Il Napoli è una formazione che ha fatto un girone d’andata straordinario e che è la più forte del campionato insieme alla Juve. Di certo le difficoltà saranno maggiori per noi che per loro: sulla carta la differenza di valori esiste. Delle partite contro il Napoli ho buoni ricordi, anche di quelle nell’anno in Serie B quando ero al Genoa. Spero che dai tifosi napoletani non mi arrivino troppi anatemi anche perché io non ho alcun risentimento nei confronti della loro squadra. Tutt’altro…”.

“Io e Sarri artigiani del sudore e della fatica. Sull’Inter…”

Gasperini contro Sarri, attualmente due dei grandi maestri di calcio della Serie A: “Nutro una grande stima per gli artigiani che da un pezzo di legno o marmo tirano fuori belle opere. Maurizio e io cerchiamo attraverso il lavoro di valorizzare materie prime spesso tutte da plasmare. Similitudini? Entrambi veniamo dalla gavetta e, anche se la sua è stata più lunga della mia, quello che abbiamo è frutto del lavoro e dei sacrifici fatti. Non siamo passati da scorciatoie né abbiamo ricevuto regali. Ad entrambi piace veder crescere i propri calciatori grazie al sudore e alla fatica”. Ma ci sono anche nette differenze: “Nel modulo sicuramente – ha continuato Gasperini – lui gioca sempre a 4 dietro, mentre per me la linea a 3 è una costante. Sarri è fedele al tridente, mentre io, dopo averlo usato per anni, adesso sono passato al trequartista più due punte o alle due mezze punte dietro il centravanti. Il Napoli ha un suo schema tattico che non cambia mai, mentre l’Atalanta è più camaleontica”. E all’allenatore nerazzurro manca anche un’esperienza sulla panchina di una big: “Io una grande non ho mai avuto la possibilità di allenarla. Nella mia carriera sono stato 3 giornate sulla panchina dell’Inter che in quel momento era una grande decaduta, poi finita ancora più in basso. Allora aveva solo milioni di tifosi e un’enorme rilevanza mediatica, il resto no. Il mio lavoro non l’ho neppure iniziato perché non me ne hanno dato il tempo, ma il passato è passato. Mi consolo con il fatto che sono arrivato davanti ai nerazzurri sia con il Genoa sia con l’Atalanta”.

Fonte: SkySport

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