ALTRI SPORT & VARIE

Barcellona “alla romana”: c’è Totti sulle Ramblas!

Per citare il Kipling tanto caro a Eusebio Di Francesco c’è una sottile linea (giallo)rossa di eroi che passa tra la “giungla” delle Ramblas e Plaza del Rey: una retta spazio-temporale che lega indissolubilmente il “busto” del Capitano coraggioso al Tempio di Augusto, entrambi issati sul trono catalano per un doveroso tributo alla gloria di Roma a distanza di una ventina di secoli e qualche centinaia di metri l’uno dall’altro (vedi mappa). Così la “tunica” di Totti domina la scena, scolpita sul manichino del grande Nike Store proprio a due passi da quel Museu d’Història de Barcelona (MUHBA) che conserva le colonne erette in omaggio all’Imperatore. Perché è qui, nel Barri Gòtic, sulla leggera pendenza del Monte Táber, che nel 14 A.C. i romani gettarono le fondamenta di Barcellona, ribattezzata “Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino”.

Una gentile concessione di Ottaviano ai veterani, un premio al meritato riposo dei centurioni “in pensione”, reduci dalla Terza guerra punica – non esattamente dai quarti di Champions League – a stretto giro con l’avvento del Messia (con la “a” finale, precisazione obbligatoria da queste parti). E allora ci piace pensare che oltre il merchandising sopravviva anche un’anima letteraria, la riconoscenza al vecchio capobranco, il lupo Akela che non sarà più della battaglia ma che mantiene un posto d’onore là dove i suoi avi avevano posato la primissima pietra di una futura capitale mondiale, Más que un club: la nuova Caput Mundi della pelota.

Fonte: Sky

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui