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Juventus, il migliore alleato è la rabbia. Allegri vuole chiudere il discorso scudetto

TORINO – Presentarsi a +4 allo scontro diretto con il Napoli “era impensabile fino a due mesi fa”. Difficile confutare le parole di Allegri, twittate nella notte dopo l’inaspettato pareggio per 1-1 allo Scida di Crotone. Altrettanto difficile immaginare che nell’animo del tecnico non ci sia una buona dose di rammarico e di rabbia per il quarto punto lasciato per strada dalla Juventus al cospetto di squadre impegnate nella lotta per la salvezza. In una manciata di minuti i bianconeri sono passati dall’essere a +9 sul Napoli, con il match point in mano, al ritrovarsi con quattro punti di vantaggio sulla banda di Sarri, in difficoltà con l’Udinese ma coriacea nel ricucire e preparare il vestito per il gran gala di domenica sera. “C’è un po’ di rammarico per la partita di oggi, ma sappiamo che il campionato non si sarebbe chiuso oggi in nessun caso, e non si chiuderà neppure domenica” ha proseguito Allegri, dimenticando però che per un attimo, breve, intenso ma anche beffardo dopo il 90′, la Juve era nelle condizioni di mettere le mani sul settimo scudetto vincendo lo scontro diretto di domenica.
Arrivare allo scontro diretto a +4 era impensabile fino a due mesi fa; c’è un po’ di rammarico per la partita di oggi, ma sappiamo che il campionato non si sarebbe chiuso oggi in nessun caso, e non si chiuderà neppure domenica.— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 18 aprile 2018LA GIUSTA CONCLUSIONE – L’allenatore bianconero aveva preannunciato fin dall’andata l’importanza degli ultimi scontri diretti nella Juventus, il primo dei quali quello con il Napoli di domenica, quindi le trasferte di Milano e Roma. Il giusto finale per un campionato combattuto, in cui i partenopei hanno condotto a lungo prima di cedere lo scettro ai bianconeri. Complice anche l’ampio turnover i bianconeri hanno perso un’occasione d’oro per rimanere a distanza di sicurezza dalla squadra di Sarri, e nel silenzio social del post Crotone, l’unico a rompere il silenzio, e a dimostrarsi ancora una volta uno degli ultimi depositari del cuore Juventus, è stato Claudio Marchisio. “Siamo delusi, ma il campo non mente mai” l’esercizio di onestà intellettuale del Principino affidato a Twitter, consapevole che “ora serve tutto il nostro orgoglio, mente lucida e la giusta cattiveria. Sta a noi!”. Punto di vista inattaccabile, domenica la partita la dovrà fare il Napoli per provare a ribaltare la classifica, consapevoli che potrebbe non bastare una vittoria per cucirsi lo scudetto sul petto. Ma l’equilibrio psicologico della volata scudetto, è cambiato un’altra volta e il gol di Simy ricorda per impatto la rete di Dybala contro la Lazio, seme da cui germogliò il sorpasso bianconero. repCommento Fonte: Repubblica.it

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