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Salah, diventa lampada per il Ramadan. E va a ruba

Pregare e meditare, ma con la coda dell’occhio sempre uno sguardo a dove va a finire il pallone. Il sacro che si mescola col profano è una storia molto vecchia, soprattutto dalle nostre parti, ma dopo aver illuminato la notte di Champions del Liverpool contro la Roma, ora succede addirittura che a Mohamed Salah tocchi illuminare quelle del Ramadan. La Salahmania, chiamiamola così, pare aver contagiato il mondo musulmano che si avvia – dal 15 maggio al 14 giugno – a vivere il consueto mese (il nono lunare) di completa astensione da cibi, bevande e rapporti sessuali. E così l’eroe egiziano di Anfield è diventato una vera e propria lanterna che sta andando a ruba. Tra i simboli tradizionali del Ramadan, pur non avendo un legame con stretto con la religione islamica, la lanterna risale a oltre mille anni fa. Ma c’è di più. In questa circostanza, infatti, consuetudini religiose e attualità calcistica si fondono e si mescolano oltre la fiamma del fanoos (così è chiamata la lanterna). Si pensi alla stessa parola Ramadan, la cui radice araba è Ramida‘ ovvero “caldo torrido”; una definizione che, a ben guardare, si lega perfettamente alla rovente stagione di Mo Salah, che contro la sua ex Roma ha segnato due gol e servito altrettanti assist vincenti.

Fonte: SkySport

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