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Inter-Juve vista da Vialli, Adani e Ambrosini

Da una parte una squadra in grado di rispondere per le rime all’avversario disputando 70 minuti con un uomo in meno e riuscendo anche a ribaltare lo svantaggio. Dall’altra parte una formazione che, per mezz’ora esatta, dal gol di Icardi all’autorete di Skriniar, ha visto gettare al vento un impero costruito con sudore e continuità per poi ritrovare quell’ultima disperata energia in grado di produrre il ribaltone finale. Una successo che ridà certezze e serenità ai bianconeri, una vittoria “vitamina” per citare Vialli. “Una di quelle gigantesche – spiega l’ex Blues al termine del derby d’Italia -, che serve a rigenerare, non solo dal punto di vista mentale ma anche fisico, una squadra che nell’ultimo periodo è apparsa abbastanza stanca, spenta e svuotata. È successo anche oggi, con l’Inter che si è trovata meritatamente in vantaggio perché è stata brava a non scomporsi dopo aver subito il gol ed essere rimasta in 10. Spalletti ha capito che la prima cosa da fare era riorganizzarsi, ha cambiato il sistema di gioco un paio di volte. Ha deciso di rimanere in partita per poi sfruttare occasioni come i calci piazzati e poi, quasi per inerzia, è arrivato anche il secondo gol. Vincere così invece ti dà un’energia che probabilmente si tramuterà non solo nella testa, ma anche nelle gambe. La guardi quasi come un segno del destino, ritrovi energie che non potresti trovare con un allenamento“.

Fonte: SkySport

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