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Finale Coppa Italia, l’invito di Mattarella a Juve e Milan: “Siate davvero un modello”

ROMA – Non solo una sfida sul campo con in palio la Coppa Italia, ma anche l’occasione per dimostrare che il calcio può avere una valenza positiva per la società. E’ questo il senso di Juventus- Milan, che mercoledì sera si affrontano per il trofeo allo Stadio Olimpico, come sottolineato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo in visita privata i protagonisti di questo evento. Sono arrivate quasi all’unisono sulla piazza del Quirinale le squadre: i due pullman sono giunti sulla piazza a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, preceduti solo dall’arrivo del presidente del Coni e commissario della Lega di serie A Giovanni Malagò. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri e il capitano Gigi Buffon tra i primi a entrare al Quirinale. Tra i visitatori anche l’arbitro Damato, con i suoi collaboratori. Molti i tifosi che hanno atteso i giocatori per la consueta richiesta di selfie, Dybala e Bonucci tra coloro che hanno firmato autografi.

MATTARELLA A JUVE E MILAN: “SIETE MODELLO, AIUTATE ARBITRI” – “Voi rappresentate un modello, aiutate gli arbitri”. E’ in sintesi il messaggio del Capo dello Stato ai portacolori di Juve e Milan alla vigilia del match. “E’ un piacere incontrarvi, mi dispiace non poter assistere domani sera all’incontro come ho fatto negli anni passati, ma sono certo sarà un grande incontro che coinvolgerà tante persone, non solo gli spettatori allo stadio ma anche davanti alla tv – le parole di Mattarella -. Tra coloro che lavorano al Quirinale ci sono sostenitori di tante squadre ed anche molti juventini e milanisti. Io guardo con uguale simpatia a tutte le squadre l’Italia, ma vi auguro di fare un grande incontro perché, come tutte le squadre, voi siete la punta più avanzata e conosciuta di un grande movimento sportivo che è il più popolare, seguito ed amato nel nostro Paese e non solo. Il calcio rimane lo sport più seguito e amato dai nostri concittadini. Quindi avete una grande responsabilità, rappresentate il modello a cui guarda un grande numero di persone nel nostro Paese. Un modello per i calciatori delle serie inferiori, gli amatori, i dilettanti, i bambini che guardano a voi con ammirazione, questo vi dà una grande responsabilità ed è di grande importanza”. Poi il presidente della Repubblica ha fatto riferimento al saluto dei due capitani. “Buffon e Bonucci hanno detto cose importanti, rappresentano due squadre che si devono affrontare con correttezza. Questo mi fa pensare agli arbitri, miei colleghi. Quando sono stato eletto Presidente della Repubblica ho giurato e letto il discorso paragonandomi ad un arbitro ed assicurando la mia imparzialità. C’è stato un grande applauso, poi ho aggiunto che i giocatori lo devono aiutare, è necessario l’aiuto. Bisogna ricordare che un arbitro può condurre bene una gara se ha un buon aiuto. Seguo quando posso e vedo tanti esempi di correttezza e sono importanti perché si trasmettono a tanti giovani. I nostri arbitri sono i migliori al mondo, qualche volta qualche errore è inevitabile, ma vedendo quanto avviene nelle Coppe possiamo essere contenti dei nostri arbitri ma vanno aiutati. Gli arbitri che non si notano è il segno che i protagonisti stanno svolgendo alla perfezione il loro compito – ha concluso il Capo dello Stato – ma devono essere aiutati. Spero di riuscire a vederla”.

Fonte: Repubblica.it

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