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Serie A, le migliori giocate della 37^ giornata

Daniele De Rossi, ormai da qualche anno, gioca al limite dei propri mezzi fisici. È evidente che non sono molti ad interpretare quel ruolo meglio di quanto faccia lui, persino nelle sue giornate non brillantissime, e che per la Roma non sarà facile rimpiazzare il proprio capitano. In ogni caso sarebbe inutile pensarci oggi, quando manca ancora (minimo) una stagione, ma è interessante riflettere su quello che di De Rossi, per definizione, sarà comunque irrimpiazzabile. La scivolata è un gesto tecnico che per De Rossi è ormai una seconda natura, parte del suo repertorio come l’arabasque per le ballerine classiche, ma è la sua capacità di leggere il gioco difendendo all’indietro (una dote anacronistica rispetto a un calcio dove il pressing fa la differenza) che gli permette di compensare anche al fisiologico calo fisico di questa parte di carriera.

Ieri sera contro la Juventus ha intercettato un filtrante di Bernadeschi che avrebbe mandato in porta Higuain e, mentre ancora Daniele Adani stava ancora dicendo che «lui ha inventato il modo di interpretare questa giocata» Nainggolan perde palla e De Rossi la intercetta nuovamente, stavolta un passaggio diretto a Dybala e sempre in scivolata. Nella prima giocata De Rossi legge l’uscita di posizione di Juan Jesus su Bernardeschi con la stessa sensibilità di un centravanti fenomenale come Higuain, che si getta nello spazio lasciato vuoto; nella seconda capisce cosa sta per succedere non appena la Roma perde palla, e si getta nello spazio davanti a Dybala. Di De Rossi sarà irrimpiazzabile la storia, ovviamente, il cuore, il carattere e l’esperienza. Ma anche il suo talento, troppo spesso sottovalutato perché si esprime lontano dalla porta.

Fonte: SkySport

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