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I dubbi dell’Uefa sul management Milan

Sono ore difficili, complicate: resta profonda tristezza nel mondo Milan. È questo il sentimento in casa rossonera dopo la bocciatura dell’Uefa alla richiesta di settlement agreement. L’ipotesi di esclusione dall’Europa League adesso è uno scenario concreto. Ciò che è accaduto nelle scorse ore rischia di essere o meglio è una brutta umiliazione per l’immagine di un club storico come il Milan, nata inevitabilmente dalla cattiva gestione, dai misteri relativi alla attuale proprietà che hanno accompagnato gli ultimi 13 mesi di vita del club rossonero.

Le motivazioni nella nota pubblicata dalla Uefa sono chiare, brutali. La Uefa ha messo nel mirino la società rossonera attuale sostanzialmente per due motivi:

1- perché è ritenuta poco solida; 

2- perché non c’è un piano di rifinanziamento per il debito da 300 milioni che la proprietà ha contratto con il fondo Elliot.

In buona sostanza il ragionamento che la Uefa fa è questo: come puoi impegnarti con un voluntary o un settlement agreement se hai già un debito che devi ancora estinguere?

Ciò che è successo resta grave, un fatto mai accaduto a un club italiano. Ed il Milan non è un club come gli altri, visto che detiene ancora oggi il primato di club italiano più vincente in Europa. Il futuro appare complicato, turbolento. Non solo in Europa, il rischio che quantomeno sotto il profilo dell’immagine ci passano essere strascichi anche in Italia è concreto.

Fonte: SkySport

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