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Milan, Kalinic prima partenza eccellente: è ad un passo da Siviglia

MILANO – Dovrebbe essere Kalinic la prima cessione di un certo peso nel mercato estivo del Milan. L’attaccante croato, reduce da una stagione deludente, potrebbe accordarsi con il Siviglia. Per ora si tratta sulla base di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro.
TRATTATIVA AVVIATA – Il club rossonero cerca di strappare una valutazione più elevata: sarebbe ideale chiudere a 25 milioni, prezzo vicino all’entità del riscatto fissato un anno fa al momento dell’acquisto del giocatore dalla Fiorentina. Ma comunque la trattativa sembra bene avviata.In questo modo Kalinic ripartirebbe dalla squadra contro cui perse la finale di Europa League del 2015, quando era un giocatore del Dnipro. Per il Milan sarebbe un buon colpo per ottenere risorse economiche da reinvestire su un nuovo attaccante. L’andamento del Mondiale darà un responso sul futuro dell’altro centravanti acquistato un anno fa: André Silva. Il portoghese è sempre candidato a uno scambio con Falcao sull’asse Monaco/Mendes.
CDA LAMPO – Decisamente meno scoppiettante rispetto ad alcune aspettative il Cda di questa mattina. E’ durato appena 45 minuti e non sono stati fatti annunci sul nuovo socio, una vicenda nella quale i potenziali compratori americani – Ross o un imprenditore non ancora uscito allo scoperto – sono intenzionati a valutare in modo molto cauto accelerazioni immediate (soprattutto se si parla di quote di minoranza). Mentre sono proiettati in modo più convinto verso un acquisto del club oltre il 50% nel momento in cui sarà definita la questione del debito di Yonghong Li con Elliott. Si va verso un bilancio 2017-18 chiuso a circa -75 milioni.

CONFERMA E RITARDI – Il Cda ha avuto conferme sul versamento di 32 milioni di aumento di capitale di Yonghong Li. Ma il proprietario cinese non ha inviato copia della documentazione di pagamento entro le 17 di oggi pomeriggio, adempimento previsto dalla lettera inviata dal Cda agli azionisti. Quindi è partito il solito balletto di solleciti che ha caratterizzato quasi ogni scadenza finanziaria dell’ultimo anno. In virtù di questa procedura, il termine di arrivo del pagamento è fissato al 28 giugno. Al termine della riunione, Roberto Cappelli ha parlato dell’udienza del 19 giugno a Nyon, ultimo atto prima della decisione della Camera Giudicante Uefa sulla possibile esclusione dalle coppe europee: “Siamo ottimisti per natura, abbiamo buone ragioni e speriamo di farle valere”. Cappelli martedì sarà a Nyon insieme all’ad Fassone, il chief financial officer Valentina Montanari, il consulente Umberto Lago e Han Li che in questi giorni a Milano tiene i contatti con i potenziali compratori per conto della componente cinese. Possibile anche la presenza di rappresentanti del Fondo Elliott.

ALLEATO ANTI-FAIRPLAY – Intanto il fairplay finanziario riceve una bordata da parte del presidente della Liga, Javier Tebas, che si scaglia contro la Uefa a causa del verdetto considerato troppo morbido nei confronti del PSG: “A un primo sguardo direi che ci stanno prendendo in giro – ha detto all’Equipe – tutto questo dimostra che il fairplay finanziario è morto perché non ha valore”. Fonte: Repubblica.it

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