Icardi a secco, i precedenti “digiuni” di Maurito

Un assist in due partite può risultare un discreto bottino per un attaccante. Quando il centravanti in questione è Mauro Icardi però, è lecito aspettarsi qualcosa di più dal punto di vista realizzativo. E non è un caso forse che l’Inter, con la sua punta a secco di gol nelle prime due giornate, non sia ancora riuscita a vincere, rimediando un ko al debutto contro il Sassuolo e un pareggio – subito in rimonta – nel secondo turno contro il Torino. L’argentino è alla sesta stagione in maglia nerazzurra e nei precedenti avvii di campionato aveva incontrato tante difficoltà in zona gol in sole due occasioni. La prima volta nell’anno del suo trasferimento a Milano, dove però si era sbloccato al terzo turno nella partita più attesa, quella contro la Juventus, e dopo essere sceso in campo per appena 38 minuti nelle prime due giornate. Aveva atteso ancora più tempo invece, a livello di calendario, nella stagione 2015-16. La prima gioia personale era arrivata solo al quarto incontro, contro il Chievo, dopo aver accumulato 105 minuti in due gare e aver saltato la terza contro il Carpi per infortunio.
Maurito dunque non aveva mai trascorso 180 minuti a digiuno a inizio campionato, trovando il massimo exploit nella passata stagione quando, dopo solo due incontri, aveva già messo a referto 4 centri, equamente divisi tra Fiorentina e Roma. Meglio anche rispetto all’annata precedente in cui si era sbloccato al secondo turno contro il Palermo, prima di realizzare complessivamente 6 reti nelle prime cinque giornate. Illusoria si può definire invece la prima parte di Serie A 2014-15: Icardi si era sbloccato al secondo match casalingo contro il Sassuolo, rifilando una sonora tripletta nel 7-0 agli emiliani. Da quel momento, però, era poi iniziato un lungo periodo privo di soddisfazioni personali e che lo aveva visto tornare a casa a mani vuote fino alla 7^ giornata, prima di tornare in gol nella partita contro con il Cesena.
Fonte: SkySport