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Real, Mariano si prende la sette di Ronaldo

Si sa, delle volte il modo migliore per mettersi un addio alle spalle è cancellare il passato. O comunque cercare di farlo, soprattutto quando questo è ingombrante. Quella fra il Real Madrid e Cristiano Ronaldo è stata una storia d’amore, lunga ben 9 anni. Intensa, leggendaria, praticamente indimenticabile. Ecco perché la scelta di dire ciao da parte del fenomeno portoghese ha lasciato qualche strascico. Se da una parte Marcelo non rinuncia ad ammettere quanto CR7 manchi al suo Real Madrid, dall’altra c’è anche chi non ne vuole più sentire parlare. Lo ha dimostrato in parte Sergio Ramos ieri, quando ha preso le difese del compagno Modric, riconosciuto dalla UEFA come il miglior giocatore in assoluto della passata Champions League, proprio a discapito del portoghese. Che non l’ha presa bene, tanto da non presentarsi.

Dai grandi nomi a Mariano Diaz

“Il Real Madrid ha fatto tanti sorteggi dal 1956, molti senza Cristiano. Era forte prima di lui, lo sarà anche dopo” ha tuonato ieri. Troppi coloro che lo hanno criticato, accusandolo di aver ceduto il simbolo della squadra senza trovare un degno sostituto. Da Cavani ad Hazard, da Neymar a Mbappè: tanti i nomi accostati alle Merengues, ma alla fine nessuno di questi è arrivato. Tutti aspettavano un nuovo grande colpo galactico da parte del numero uno del Real Madrid, che però non ha rispettato le attese. Il modo migliore per rispondere a tutti si è presentato nel pomeriggio, direttamente dalla conferenza stampa di presentazione di Mariano Diaz. E’ lui l’ultimo acquisto che il mercato ha regalato a Lopetegui. Il tanto ambito numero 9 richiesto dall’ex ct della Spagna. Un ritorno il suo, dopo essere cresciuto proprio nel Real. 21 i gol messi a segno nella passata stagione con il Lione, abbastanza per convincere Perez a versare una cifra di poco superiore ai 20 milioni e a soffiarlo al Siviglia.

Perez: “Arrivati grandi giocatori”

“Abbiamo usato tutto il tempo a nostra disposizione per rinforzare la rosa – ha detto – è arrivato Courtois, che ha giocato il Mondiale. Con lui Lunin, un portiere dal futuro straordinario. Un difensore come Odriozola, anche lui reduce dalla Coppa del Mondo. Una delle grandi stelle del calcio brasiliano, Vinicius. Sappiamo che il percorso tracciato dal nostro presidente Santiago Bernabeu è il migliore al mondo. Continueremo ad essere fedeli alla nostra storia”. Parole da leader, parole che sanno quasi di dichiarazione di guerra. Il Real c’è, anche senza Ronaldo. E la maglia numero sette non verrà ritirata, come sarebbe potuto accadere in altri club. No, niente affatto. A vestirla sarà proprio l’ultimo arrivato, Mariano Diaz.

Che eredità!

Un’eredità pesante 450 gol, tanto ha segnato Ronaldo con il Real. Ma non finisce qui. Se da una parte la stessa maglia è stata indossata con scarso successo da Juan Eduardo Esnaider nella stagione ‘95’96 (solo 4 gol in 43 presenze per l’ex attaccante argentino) dall’altra il sette è stato anche il numero di un certo Raul, dal ‘96’97 fino al 20092010, con Ronaldo che aveva il 9 nella prima stagione in Liga. Infine, appunto, CR7, dal 20102011 al 20172018. Insomma, sulle spalle del giovane Mariano ci sarà un po’ di pressione. Starà a lui scrollarsela dalle spalle e non far più rimpiangere al popolo del Bernabeu chi l’ha preceduto.
 

Fonte: Sky

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