Lingard lo sfida, Arnold lo zittisce così: VIDEO
Bisogna saper perdere. È una lezione che si impara – o meglio si dovrebbe – fin da piccoli. Jesse Lingard l’ha imparata a suo spese. Il trequartista del Manchester United si è reso infatti protagonista di una scena esilarante insieme ai compagni della Nazionale, Alexander-Arnold e Loftus-Cheek. Dopo una seduta di allenamento a St George’s Park, Lingard e il giocatore del Chelsea si sono rifiutati di stringere la mano al terzino, reo di averli battuti irregolarmente durante un esercizio. “La palla era uscita, tu hai barato” gli hanno rimproverato più volte, mentre il difensore dei Reds li ha invitati ad accettare la sconfitta con serenità. Dopo qualche secondo di discussione sulla contesa, Lingard ha sfidato il compagno a dimostrare la sua bravura colpendo la traversa da una lunga distanza. Alexander-Arnold non ci ha pensato due volte e di prima intenzione è andato a calciare il pallone. La sfera ha compiuto una lunga traiettoria, è scesa ed ha impattato perfettamente il legno superiore della porta. Una prodezza che ha scatenato il 19enne, corso ad abbracciare il giocatore dei Red Devils, rimasto anche lui sorpreso dal calcio piazzato e che, tra le risate generali, ha deciso di sotterrare l’ascia di guerra. Alexander-Arnold ha poi ringraziato su Instagram il compagno del Liverpool, Oxlade-Chamberlain, per avergli insegnato a calciare così, prima di lanciare la sfida agli utenti: “Provateci anche voi e mandatemi i vostri video, il migliore riceverà 2 biglietti omaggio per il match contro la Svizzera”. Il clima festoso che si respira nel ritiro dell’Inghilterra, impegnata sabato contro la Spagna per il debutto in Nations League e poi martedì per la partita contro gli elvetici, è uno dei fattori che ha permesso alla Nazionale dei Tre Leoni di arrivare fino alle semifinali disputate l’ultimo Mondiale, un traguardo che i ragazzi Oltremanica non raggiungevano da 28 anni. Nonostante il mancato accesso alla finale, gli uomini di Southgate non sembrano aver perso il buon umore e la voglia di scrivere la storia di un Paese avaro di successi da oltre cinquant’anni.
Fonte: SkySport