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Favola Leicester, come andò la festa a casa Vardy

“Dopo la partita abbiamo fatto un barbecue” dice Fuchs ridendo. Poi continua a ricordare: “Quando Hazard segnò il gol del 2-2 avrei voluto baciarlo. Eravamo tutti uniti, raccolti davanti alla tv, sperando di poter festeggiare. Posso dire che quelli sono stati i 90 minuti più duri che abbia mai giocato. Ero nervosissimo, ci speravo, ma con il Tottenham in vantaggio per 2-0 era da pazzi pensarci”.

Grandi complimenti anche per il condottiero Claudio Ranieri che ebbe il merito di tenere sempre la squadra con i piedi ben piantati per terra, anche nei momenti in cui si rischiava di volare troppo in alto con la fantasia, come  quando Vardy segnava a ripetizione stabilendo il record di partite consecutive con gol, o come dopo la vittoria sul Chelsea che costò la panchina a Mourinho, per non parlare di quella contro il Manchester City (3-1) all’Etihad. Per molti, quella fu la gara che in pratica assegnò il titolo di Leicester, il momento chiave della stagione: non per Fuchs, però. “Ovviamente eravamo felici”, ammette. “Ma la stagione era ancora lunga e noi siamo stati bravi a mantenere basse le nostre aspettative”. Lui non ha fatto festa finché la matematica non gli ha garantito che non fosse un sogno. Poi, però, ha recuperato il tempo “perso” con una folle notte di festeggiamenti tra amici.

Fonte: Sky

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