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Borriello: “Basta locali. Ibiza progetto serio”

Conto alla rovescia ormai iniziato, perché dopo tante parole adesso è arrivato il momento di scendere in campo. “Sto bene, sono disponibile dopo 9 mesi, adesso deciderà il mister se impiegarmi o meno. Quanti minuti ho nelle gambe? Questo lo vedremo domani: è un po’ che non gioco e anche se sono categoria inferiori i ragazzi trottano, i ritmi sono alti”, Marco Borriello si prepara così al suo ritorno in campo con la maglia dell’UD Ibiza, terza serie spagnola. Intervistato da Sky Sport, l’attaccante italiano ha poi aggiunto: “Pensavo di smettere e se il progetto non fosse stato ambizioso non avrei mai accettato. Il presidente è uno che conosce il calcio, in passato ha preso il Valencia dopo un fallimento e lo ha portato in Champions League. Sa come si fa calcio e ci stiamo preparando alla scalata, anche se sappiamo che sarà difficile: la squadra però è abbastanza pronta e la società si sta strutturando. Siamo solo all’inizio ma vogliano diventare una società importante”, le parole di Borriello.

“Un giorno sarò dirigente di questo club”

Borriello parla poi dei suoi obiettivi personali in vista della nuova stagione: “Mai come quest’anno metto l’egoismo del centravanti da parte, io voglio che la squadra sia sempre in alto perché è anche nel mio interesse perché un giorno sarò dirigente di questo club. Spero che l’UD Ibiza scali posizioni il più velocemente possibile”. Tante le attenzioni intorno alla squadra e soprattutto intorno al suo rendimento: “La gente e anche i compagni si aspettano tanto da me, è normale sentire la pressione ma sono pronto. Ho accettato questa sfida, se vedrà che non sarò più all’altezza perché gli anni iniziano a farsi sentire allora strapperò il contratto da calciatore e inizierò a fare il dirigente. Penso però che qualcosina posso ancora darla, lo sento nelle gambe e nella voglia che ho negli allenamenti”, ha proseguito Borriello a Sky Sport.

“Locali? Ormai mi sono stufato”

Borriello poi aggiunge: “Distrazioni? No, sono tutti ragazzi spostati, con le famiglie. Io non sono sposato ma ormai ho una carriera alle spalle di locali, perciò mi sono anche stufato a dire la verità… Quello che si vive qui è un classico ritiro italiano, si va a riposare, si sta con le famiglie e domani ci ritroveremo presto per la colazione perché si giocherà a mezzogiorno. Un bagno a mare dopo il match? E’ il valore aggiunto di vivere qui, dopo l’allenamento si può andare in spiaggia a godersi la vita. La qualità di vita è altissima e noi per il futuro puntiamo anche su questo: qui ci vengono tanti giocatori importanti che vorrebbero magari fermarsi qui, ma prima non c’era la squadra. Adesso noi la stiamo preparando e in futuro sarà una squadra competitiva e di alto livello”, ha concluso l’attaccante italiano.

Fonte: Sky

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