
Lo scivolamento difensivo della squadra serba, che mira a difendere il centro concedendo i passaggi sulle fasce.
Contro il Salisburgo, che nella partita di ritorno si è schierato con il rombo a centrocampo e ha utilizzato la spinta dei terzini in ampiezza, la Stella Rossa ha utilizzato gli esterni di centrocampo in una posizione ibrida, quasi a formare una linea difensiva a cinque. In realtà l’ala dal lato debole si abbassava sulla linea difensiva per compensare l’uscita del terzino dal lato della palla, in modo da ricostituire la linea a quattro in ogni momento della partita.
I giocatori della Stella Rossa fanno poi molta densità nella zona della palla, soprattutto nei momenti in cui il possesso non è chiaramente dell’una o dell’altra squadra. Il portiere Borjan preferisce spesso calciare lungo piuttosto che servire la palla appena fuori la sua area di rigore, e i suoi compagni si raggruppano intorno al punto di caduta della palla per guadagnare il possesso ad altezze diverse da quelle che potrebbero raggiungere col palleggio.
La Stella Rossa non è, infatti, una squadra dalla costruzione sofisticata, come siamo ormai abituati a vedere, soprattutto in Champions League. I serbi impostano partendo dal basso malvolentieri e l’uscita che più spesso riescono a trovare è l’appoggio a sinistra sul terzino sinistro Rodic, che è una sorta di regista occulto per la squadra di Belgrado.
Una volta che ha controllato il pallone e che può alzare la testa, Rodic ha di solito due possibili giocate nei piedi: o il calcio lungo verso la prima punta, soprattutto quando in campo c’è Pavkov, il centravanti da battaglia che di solito Milojevic inserisce dalla panchina quando c’è da alzare il livello dell’aggressività in campo; oppure in alternativa Rodic gioca rasoterra in diagonale sul movimento a venire incontro di Ben, che poi può puntare la difesa, se è libero di girarsi, oppure servire l’inserimento dell’ala col suo piede mancino.
Con così poche frecce nella propria faretra, la Stella Rossa deve fare affidamento su tutte le situazioni di palla inattiva. Anche quelle da lontanissimo: il gol qualificazione di Ben è arrivato da una punizione battuta in area da Krsticic quasi dall’altezza della linea di metà campo. Se Ancelotti fosse estremamente preoccupato da questi frangenti di gioco potrebbe valutare l’innalzamento dell’altezza media del suo undici base, mediante l’inserimento di giocatori fisicamente strutturati come Fabian Ruiz a centrocampo o come Maksimovic o Luperto nelle posizioni occupate solitamente da Hysaj e Mario Rui.
I punti deboli dei serbi
La strategia difensiva della Stella Rossa è dispendiosa, non solo dal punto di vista fisico, e una distrazione può costare il gol ai serbi.
Fonte: SkySport