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Inter-Tottenham, le chiavi tattiche della sfida

Montaggio realizzato dall’Inter per celebrare il ritorno in Champions, breve ma molto intenso.

In che condizione ci arriva l’Inter?

La sconfitta contro il Parma ha lasciato l’Inter in una posizione di classifica già abbastanza scomoda e ha lasciato nella testa di Spalletti più dubbi di quanti non ne avesse prima, in particolare sulla direzione tattica che ha imboccato la sua squadra. All’Inter non è riuscito bene niente: non è stata abbastanza resistente alle folate di pressing del Parma, né abbastanza organizzata al momento di attaccare l’area di rigore bloccata.

Nel primo tempo ha anche proposto un calcio discreto, giocato su un ritmo compassato ma sempre in controllo, con promettenti trame di gioco e occasioni non concretizzate (23 palloni toccati e 7 tiri tentati nell’area di rigore del Parma, 4 del solo Perisic). Poi nel secondo tempo è calata la nebbia: i ritmi si sono ulteriormente abbassati, le idee si sono fatte confuse e le scelte di Spalletti (Dalbert difensore centrale, poi difesa a tre con Politano esterno a tutta fascia) non sono state comprese dai giocatori in campo.

Per questo, nonostante il forcing finale, con De Vrij lanciato a combattere in area di rigore, il risultato offensivo è stato tutto sommato in linea con quello prodotto dallo sforzo indolente del primo tempo: 28 palloni toccati e 8 tiri tentati nell’area di rigore del Parma.

Che cosa deve correggere Spalletti?

L’assenza di terzini di piede destro arruolabili potrebbe portare Spalletti a cercare nuovi equilibri al di fuori del percorso tracciato finora, schierando De Vrij, Skriniar e Miranda per la prima volta in campo insieme (amichevoli comprese), con Perisic e Candreva esterni a tutta fascia, liberi di percorrere quante volte preferiscono il loro binario di riferimento, e un rombo di centrocampo con Brozovic, Vecino, Asamoah e Nainggolan a coprire le spalle di Icardi.

Sarebbe un esperimento interessante, sicuramente in linea con le caratteristiche dei migliori giocatori in rosa. Il trio di difensori centrali resterebbe così in parità numerica con i tre attaccanti del Tottenham, sia che Pochettino scelga di insistere con il rombo e le due punte, sia che ritorni ai due trequartisti dietro il solo Kane. E avrebbe grande importanza l’attenzione in anticipo di due difensori fisici e aggressivi come Skriniar e De Vrij, che dovrebbero anche pattugliare gli spazi laterali in cui gli Spurs proveranno a innescare le loro combinazioni.

Fonte: Sky

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