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Gli interventi di Luca Marelli, Piero Camilli e Filippo Galli a Radio Crc

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro: “Dobbiamo cercare di spiegare bene cosa sta succedendo. Le persone che operano in un ente pubblico devono poter conoscere il proprio percorso, mai saputo per Gavillucci. Collina mi licenziò con un sms che ho ancora perché non aveva possibilità di contattarmi, mi disse. Come si valuta un arbitro? Sul piano degli osservatori e sugli organi tecnici. Ci sono osservatori che in Serie A ci sono in tutte le partite e lviene valyitata la loro media. Poi c’è la bvalutazione degli organi tecnici, si prendono le due valutazioni, si sommano e si dividono per due. La differenza tra gli arbitri si misura in centesimi, non in decimi. Il massimo dei voti viene assegnata raramente, per esempio fu data lo scorso anno per la partita Juventus Napoli. Se un arbitro ha avuto più osservatori e organi tecnici non parte allo stesso punto di un arbitro con molti meno organi tecnici, c’è disparità di giudizio. Per lei Gavillucci meirtava l’esclusione? Secondo me no, ci sono stati arbitri con rendimento minore. Dismesso per la sospensione di Sampdoria-Napoli? No, assolutamente no. Anche Irrati sospese Lazio-Napoli per cori razzisti e non è stato dismesso. Tutti gli arbitri devono lottare per non essere esclusi improvvisamente. Quando sono stato dismesso io non ho saputo in che posizione fossi, ma di certo non dovevo essere dismesso

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Piero Camilli, presidente della Viterbese: “Oggi si sono inventati di giocare in C con Nord, Centro e Sud. La Viterbese non gioca perché non voglio giocare contro le squadre del Sud, ma perché abbiamo una media di 1300€ per fare le trasferte e non ci sono le possibilità economiche per fare giri per il Sud. Dovremmo prendere spesso l’aereo ed è difficile quando ci sono squadre che giocano a 15km di distanza. Siamo nel Lazio ma è quasi Toscana, ci hanno ammazzati. Il 23 c’è il ricorso dell’Entella, se vincono andiamo nel girone del Nord, se perde restiamo lì e io me ne vado però. Chi è in Lega non sa cosa significa fare calcio. La squadra si allena dal 18 luglio, sapremo come finiremo il 23 ottobre. Gravina è una brava persona ma è incapace nello svolgere il suo lavoro. Quanto vale la Viterbese? Non lo so ma so solo che un campionato mi costa circa 3 milioni. Non sappiamo nemmeno se giocheremo in Sicilia o contro il Piacenza la prossima partita, è scandaloso. Juventus Under23 nella Serie C? Non doveva starci, loro hanno i miliardi, che senso ha? Sono tutti ragazzi di 21-22 anni. E’ d’accordo con le multiproprietà? Sì perché fanno bene, come la Salernitana. De Laurentiis farà bene a Bari? Credo di sì, poi in Serie C le cose cambiano. Cosa mi ha ferito? L’indifferenza, decidessero e si faccia chiarezza. Una volta il calcio era bello perché le scelte erano rapide, ora stiamo andando avanti da agosto e non si è deciso nulla.

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Filippo Galli, dirigente sportivo:
“Galli era più forte di Costacurta (ride, ndr.). Billy ha avuto grande bravura e capacità. Non era facile giocare vicino a Franco Baresi, bisognava essere sincronizzati con lui, è stato di grande aiuto per ognuno di noi. Difesa più forte di tutti i tempi? Non tocca a me dirlo, i numeri dicono che siamo stati una delle più forti di sempre. Riunione a Trento? E’ stato un momento importante e formativo. Questi grandi campioni rivoluzionari hanno sempre l’aspetto umano molto spiccato. Sacchi? Fu un’evoluzione per noi, cambiò tutto dal punto di vista del campo. Ad un certo punto ci ha egati con l’elastico, con Sacchi sviluppammo il pressing alto e con la tecnica del fuorigioco. Erano contesti diversi che ti permettevano di giocare diversamente. Ancelotti? Da calciatore era illuminante, aveva piede e soprattutto testa. Leggeva benissimo le situazioni in partita, stringeva sempre ottimi rapporti con le persone e l’ha portato avanti fino ad oggi. Bari con De Laurentiis? Non lo so, ho consegnato un progetto che lui ha. Capisco i tempi del club e sono a disposizione di De Laurentiis perché sto cercando di restare aggiornato. Milan? Ho lasciato il Milan per visioni diverse e mancata progettualità. Mi hanno fatto una sorta di ricatto: avrei dovuto fare a meno dei miei due collaboratori più vicini e restare responsabile dell’area giovanile, non ho accettato. Ancelotti? Ieri non ho parlato di De Laurentiis con lui ma gli ho chiesto di assistere a qualche allenamento del Napoli. Koulibaly? Straordinario. E’ uno dei difensori più forti d’Europa”.

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