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Ventura: “Ho sbagliato io, partita incommentabile”

Per Gian Piero Ventura un ritorno peggiore in Serie A era difficilmente immaginabile. L’esordio sulla panchina del Chievo Verona dell’ex CT della Nazionale è stato da dimenticare: incassato un pesante 5-1 casalingo contro l’Atalanta, risultato che tiene i gialloblu ultimi in classifica a -1. Grande amarezza a fine gara: “È una partita che non si può neppure commentare – ha ammesso Ventura – Dopo cinque minuti si capiva che non c’era possibilità di fare risultato. Volevamo giocare ma è mancata la serenità di fare anche la giocata più banale. In questi sei giorni siamo partiti dal gioco, però per fare questo devi avere la personalità e la serenità di farlo. Sicuramente ho sbagliato io a partire dal gioco. Dobbiamo ripartire dalla rabbia e dalla determinazione, per trovare questo occorre una condizione fisica che te la permetta alcuni calciatori dopo mezz’ora erano stanchi. Dovremmo cambiare già da domani”.

“Credo nella salvezza, Chievo la sfida più difficile”

Ventura ha poi commentato la scelta di rimettersi in gioco al Chievo: “Se mi sento tradito dalla voglia di tornare? È quello che mi dicono tutti, nessun escluso. Io sono tornato per amicizia, per voglia di tornare a fare calcio tutti i giorni e perchè sono convinto ci siano i presupposti per far bene. Mi piacerebbe che la domanda mi fosse fatta a fine campionato. Se credo nella salvezza? Se non ci avessi creduto non sarei qui. Non sono nelle condizioni di lavorare a tutti costi, l’ho fatto perchè credo che ci sono i presupposti per poterlo fare. Il Chievo era la sfida più difficile per me e io ho bisogno di mettermi in discussione con me stesso. Spero di vincerla”, ha concluso.

Fonte: SkySport

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