LE ALTRE DI A

Juve, le parole di Agnelli all’assemblea azionisti

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, aprendo l’assemblea degli azionisti all’Allianz Stadium ha replicato a quanto emerso nella trasmissione di Rai 3 ‘Report’: “La Juventus rispetta alla lettera le procedure di vendita e non può accettare che ancora oggi si insinui il dubbio che possa essere associata a fenomeni di bagarinaggio”. “Le uniche cose per cui la Juventus è stata sanzionata- ha aggiunto Agnelli – è l’avere venduto biglietti in numero superiore a quelli consentititi dalla legge Pisanu, e per il fatto che il responsabile della sicurezza, Alessandro D’Angelo, ha favorito l’introduzione di materiale non autorizzato al secondo anello del nostro stadio in occasione del derby del 2014”. Poi un’altra precisazione sul caso degli striscioni sulla tragedia del Grande Torino esposti nella curva sud bianconera in un derby del 2014: “Chi parla di quell’episodio deve attenersi ai fatti, ogni altra considerazione è falsa e infondata. C’è stata una sentenza della Corte Federale d’appello, e gli autori dello ‘striscione canaglia’ sono stati individuati grazie alle tecnologie della Juventus, sono stati consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Il nostro responsabile della sicurezza non ha aiutato a introdurre striscioni canaglia”.

Il dopo Marotta

Parole di stima per Giuseppe Marotta da parte del presidente bianconero: “Sono 40 anni che gestisce club di calcio, con successi come quelli del Venezia. Poi l’Atalanta e la Samp lasciata in Champions prima di raggiungere la Juve. La capacità, la conoscenza di Marotta, sono stati strumentali per la crescita di questa Società e anche a lui dobbiamo un caloroso ringraziamento e un applauso. L’elemento che ci ha permesso le scelte che abbiamo fatto è la capacità di Aldo e Beppe di far crescere professionisti sotto di loro, far crescere futuri professionisti che possano prendere il loro ruolo. Si è scelto di conferire i ruoli a risorse già presenti in azienda. Per quanto riferibile a Beppe Marotta, si è scelto di ridistribuire le mansioni in parte a chi già ricopriva un ruolo apicale e a chi fa già parte del Consiglio. Ci sarà quindi una nuova generazione di leader cui affidare la Juventus. Paratici (sport) con al fianco Federico Cherubini, Marco Re (servizi), Giorgio Ricci (ricavi)”.

Cristiano Ronaldo

“Il fatto che Cristiano Ronaldo, il giocatore più forte dal mondo, abbia scelto la Juventus è motivo di grandissimo orgoglio”. “Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere – ha aggiunto – che la differenza la fa la squadra, ma avere i migliori professionisti in ogni ruolo aiuta a ottenere i risultati prefissati”. 

Under 23 e giovani

“Oltre ai successi della prima squadra ci sarà da fare un forte lavoro di integrazione per la nuova squadra di quest’anno, l’Under23. Al di là di avere lottato e cercato in questi anni l’introduzione delle seconde squadre, quest’anno è stato possibile ma solo da fine luglio. La squadra dell’Under23 sicuramente fatta di giovani talentuosi, ha avuto una ricerca di identità. Il percorso dei giovani è sempre stato caratterizzato da prestiti con scarso minutaggio per mettere nelle gambe anni che sono poi tradotti in minuti prima di appurare la loro capacità di approdare in pianta stabile non dico in squadre che lottano per qualcosa, ma semplicemente in Serie A. La parte più difficile è stata dare un’identità a una squadra che prima non esisteva. Far capire ai giocatori che sono parte integrante della Juventus e devono essere pronti per la prima squadra e avere una corsia specializzata. Avere dei giocatori per la prima squadra può significare la riduzione della rosa di due o tre elementi con il risparmio che questo comporta sapendo di avere giocatori di certo affidamento. Dall’altro lato vogliamo dare a questi ragazzi un futuro nel calcio professionistico. Ultimo ma non ultimo e questo deve essere chiaro dall’Under 8 fino alla prima squadra, l’obiettivo deve essere vincere”

Fonte: SkySport

Commenti