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Ancelotti a Il Mattino: “Rosa del Napoli valida. Si può crescere ancora nella personalità e nella gestione dei momenti difficili

Mister Carlo Ancelotti è stato ospite della redazione de Il Mattino, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Ecco le sue parole:

“I complimenti arrivano per i risultati ottenuti, non si tratta solo di gol fatti e subiti. La squadra è stata apprezzata per la personalità mostrata, è già un risultato: attraverso il coraggio arrivano i risultati che contano
Come ho stregato De Laurentiis? Non mi aspettavo la chiamata del Napoli, tutto mi aspettavo tranne che venire qui: credevo che l’avventura di Sarri sarebbe continuata. Sono convinto che sarebbe stata la scelta giusta per me, dal progetto ai giocatori
De Laurentiis è vulcanico, generoso. Si sta bene con lui, non si parla solo di calcio. E’ un piacere passare una serata con il presidente e la sua famiglia: a tressette però vinco io, sono il più forte in Italia. A volte gli faccio credere che è più forte…
Penso sia giusto informare il presidente ed il direttore della formazione che schiero in campo. Quando la decido? Dipende, magari al mattino della partita. Sei anni a Napoli? Una battuta con De Laurentiis a Ischia, se ne vuole parlare…ne parliamo
Roma? Negli anni ’80 era bellissima, non c’era il caos attuale. Grande società ed avversario temibile. Mi aiuta uno staff che ha voglia di crescere, il lavoro è diviso e delegato a persone di cui mi fido ciecamente
Dzeko in gol contro il Napoli? Già sappiamo cosa fare domenica, la Roma ha avuto alti e bassi ma ha tanto potenziale ed esperienza. Dobbiamo tenere sott’occhio Edin, sui calci piazzati sono molto forti. Sarà un match appassionante
La Roma ha cambiato tanto e perso diversi giocatori, necessita tempo l’inserimento dei nuovi. Cambiamenti nel Napoli? La rosa per me era valida, dire che non ha investito è un falso storico: Meret, Verdi, Fabián mica ci sono stati regalati…sono giovani e bravi
Insigne centrale, Hamsik regista, Maksimovic terzino? Sono contento quando la squadra gioca bene, non se cambio il ruolo ad un calciatore. Insigne l’ho spostato perchè volevo difendere in una maniera diversa, e ciò gli ha dato dei vantaggi
Il Napoli spreca troppo? Si può crescere nella personalità e nella gestione dei momenti difficili: stiamo migliorando, non si può pensare che possa andare sempre tutto liscio. Bisogna essere furbi, e si può ancora migliorare
Se prima eravamo intimoriti dalla qualità dell’avversario, adesso la stiamo gestendo meglio. Bisogna avere fiducia in ciò che si fa in campo
Come ho fatto crescere il Napoli in Europa? Oggi parlavo ai miei dei complimenti post-PSG, bisogna credere nella strategia giusta
Lo scudetto non va a sud di Roma dal 2001? Sarebbe ora! Perchè non succede più? Perchè c’è solo il Napoli, i grandi investimenti sono fatti dalle squadre del Nord. S’è spostato il predominio. Il Napoli può riuscirci? Se facciamo anche più delle nostre possibilità…
“Inter? Ha qualità, è tosta. Sarà competitiva. Perchè i giornali ci davano dietro Inter, Milan e Roma? Credo che in estate si vada molto dietro ai nomi, noi avevamo preso degli sconosciuti ed un portiere molto giovane…
I giocatori hanno capito la mia idea di giocare più verticale. Mi piace quando mi chiamano Carletto. Allegri e la sua idea di vincere e basta? Ogni allenatore vuole giocare bene e vincere. Se c’è da scegliere…se giochi male, perdi
La gestione di un gruppo non cambia molto tra le squadre. Mai fatta una rotazione più ampia di quella che sto facendo a Napoli, la qualità dei giocatori si equivale. Non è che tra Hamsik e Diawara modifico così tanto la struttura del gioco
Allan convocato dal Brasile? Un premio, ci teneva molto. Per ciò che sta facendo se lo merita sicuramente, è un giocatore importante per le sue capacità che trasmette ai suoi compagni e senza pause
Il calcio è una parte importante della vita dei napoletani, se la squadra va bene dà un senso di felicità e gioia. Ci sono anche delle problematiche, sì, ma l’immagine di Napoli da fuori è diversa
I cori anti-Napoli negli stadi? In Italia la rivalità sportiva si è trasformata in insulto e maleducazione. Andrebbe sradicato, credo siamo l’unico paese. Tra Barcellona e Real Madrid non si passa il limite, qui sì. Si abbassino i toni
Che tipo di allenatore mi reputo? Mi piace ciò che faccio, ho accumulato esperienze e tramite queste provo a gestire le relazioni con gli altri. Forse sono troppo paziente. Grande pregio? La pazienza…
Per vedere la bellezza di Napoli dovete vivere a Parigi, Londra, Monaco di Baviera…e poi ve ne rendete conto
Mio figlio a volte mi chiama ‘mister’ e a volte ‘papà’. Se mi chiama ‘mister’ magari lo dice con ironia. De Laurentiis vorrebbe fare il contratto a mio figlio? Sta facendo esperienza, a Castel Volturno è una grande famiglia tra tutto lo staff. C’è unità d’intenti
Amicizia con i giocatori? L’importante è rispettare i ruoli. Cerco di avere buoni rapporti con tutti, anche confidenziali, ma c’è sempre un limite. Vivai italiani? Siamo rimasti indietro con le strutture, anche se forse adesso non ci sono dei talenti incredibili
Italia? C’è un gruppo di giovani che dà nuova linfa: Insigne, Barella, Bernardeschi… Meret ha grandissimo futuro. Un italiano non va allo stadio perchè lo stadio non è comodo, in Europa ci va perchè si passa il tempo: è un modo di vivere una giornata di relax
Insigne al top in Europa? Sta segnando con continuità, dimostrando di essere maturo e al servizio della squadra. E’ già adesso un prim’attore in Europa. Quando torna Meret? Presto, senza fretta. 15-30 giorni? E’ questo il tempo, prima della sosta non ha senso
Ospina-Karnezis-Meret? Per ora ne gestiamo due…quando arriverà il terzo, ci sarà da ridere. Progetto del mio triennio? Portare il Napoli a vincere qualcosa di importante. Tre competizioni? Si può e si deve essere competitivi, la rosa mi dà garanzie
Competitivi sempre? Anche un ottavo di finale di Coppa Italia deve essere reputato importante. Dopo nove anni fuori, in Italia anche le piccole cercano di avere gioco: c’è questa tendenza, prima ci si metteva dietro per non prenderle
“Padre calcistico di qualche allenatore? Non saprei, voglio bene a tutti i miei giocatori: Inzaghi, Gattuso, Shevchenko, Seedorf, Nesta, Oddo… Futuri allenatori nel Napoli? Hamsik, Callejon, Albiol e forse Ghoulam
Callejon è il calciatore che può saltar fuori meglio come allenatore in futuro: ha conoscenza, parla al momento giusto. E ciò è importante. Difficilmente sostituibile? Per le conoscenze che ha, sì
Per battere la Juventus si deve fare qualcosa di straordinario, non nella norma: possono bastare anche meno di 91 punti. Tutti dicevano che era straordinario battere il Liverpool, è successo
Io aziendalista? Cerco di fare il bene di chi mi ha preso, se vado in una società devo sapere progetti, ambizioni e possibilità. Si diventa tifosi del club? Certo, a seconda di come va. Di alcune squadre passate lo sono rimasto un po’ meno…
Napoli-Roma sarà una bella partita, le due squadre vogliono imporre il loro gioco e ritmo. Sarà una partita di qualità”

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