CALCIO ESTERO

Zlatan e la Papu Dance: Ibra, che show in Tv

E’ solo fine ottobre ma la Mls è alle battute finali. Domenica, infatti, si giocherà l’ultima giornata della regular season, poi sarà tempo di playoff. Come l’NBA, insomma, solo che qui la palla non è arancione, è un po’ più piccola e meno pesante. I LA Galaxy ospiteranno davanti ai propri tifosi Houston, che non ha più niente da chiedere al campionato. Discorso diverso, invece, per la squadra di Ibrahimovic, settima in classifica e a solo un punto di distanza dal Salt Lake sesto. 48 punti contro i 49 degli avversari, da scavalcare necessariamente qualora si voglia giocare lo spareggio per qualificarsi ai playoff finali. E considerando che Salt Lake ha perso la sua ultima partita con un netto 3-0 sul campo dei Timbers, tutto dipenderà da Zlatan e compagni. Serviranno i suoi gol, come sempre. 22 in 26 partite disputate fin qui, una media spaventosa. Sei reti nelle ultime 5 gare giocate. Il momento di forma, quindi, è piuttosto buono usando un eufemismo.

Zlatan can dance!

Per questo l’umore dello svedese è buono, nonostante la partita decisiva alle porte. Ne ha giocate tante di gare da dentro o fuori, ha troppa esperienza alle spalle per potersi spaventare. L’attesa la vive con sorrisi, risate e tanta allegria. Ne è una dimostrazione la sua presenza al The Late Late Show, un programma molto seguito negli USA. Della serie Zlatan può correre, Zlatan può segnare, Zlatan può… ballare! Fra le tante ‘sfide’ a cui il presentatore James Corden l’ha sottoposto, anche la Floss Dance, moda che negli Stati Uniti è esplosa negli scorsi mesi grazie a un giovanissimo Instagrammer che Katy Perry ha anche voluto nel video di “Swish Swish”. In Italia la conosciamo molto bene grazie al Papu Gomez e alla sua Papu Dance. Quasi 30 centimetri di differenza fra i due, con la coordinazione che sulla pista da ballo non può ovviamente essere la stessa. Ma la serata non si è limitata a questo: allo svedese sono stati chiesti i nomi delle tre sorelle Kardashian, poi ha dovuto aprire un barattolo di sottoaceti. Tutte prove superate con una certa facilità, compresa l’ultima, che consisteva nel pronunciare il proprio nome con la bocca piena di marshmallow. In fondo, per fermare Zlatan ci vuole ben altro. Lo sanno i suoi avversari. Da ora lo sa anche James Corden.
 

Fonte: Sky

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