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Napoli-Roma, le chiavi tattiche della sfida

Di tutta la sequenza di passaggi che ha mandato in gol Dzeko contro il CSKA Mosca, il momento più importante è quando Pellegrini si fa trovare dietro il centrocampo avversario, scambia con El Shaarawy e di esterno spalanca la porta a Dzeko.

Per Pellegrini non sarà comunque semplice trovare spazi tra la difesa e il centrocampo del Napoli, che, da quando è passato al 4-4-2 contro la Fiorentina, ha migliorato la propria fase difensiva tanto da contenere due dei migliori attacchi d’Europa, quelli del Liverpool e del PSG. Nelle ultime nove partite tra campionato e Champions gli azzurri hanno subito sei reti, le stesse subite nelle prime tre giornate, e hanno mantenuto la porta inviolata in ben sei occasioni.

I momenti della partita

La squadra di Ancelotti non ha rinunciato al recupero alto della palla, ma allo stesso tempo può decidere di abbassarsi e tenere corte le distanze tra i reparti, alternando i due atteggiamenti a seconda dei momenti della partita e della qualità degli avversari. Non è quindi scontato che il Napoli domini il possesso come negli ultimi due incroci con i giallorossi al San Paolo, e in alcune fasi della partita è possibile che gli azzurri lascino giocare la Roma puntando piuttosto a difendersi a centrocampo comprimendo gli spazi per negare ricezioni tra le linee, come fatto con grandi risultati contro il Liverpool.

Anche alla squadra di Di Francesco toccherà comunque gestire le fasi di intensa pressione del Napoli, e per questo avrà bisogno di qualità e coraggio per non perdere presto la palla, spostando così la partita nella sua metà campo. In questo senso è molto importante il recupero di Kolarov, il regista esterno che dovrebbe tornare titolare a sinistra, e come sempre sarà fondamentale il contributo nel ripulire i palloni sporchi di Dzeko, un maestro in questo aspetto del gioco, che può garantire una scorciatoia per aggirare il pressing azzurro alzando subito la palla. Il bosniaco sembra avere un feeling particolare con il San Paolo, dove ha segnato quattro gol nelle ultime due trasferte. Se invece la Roma sceglierà di manovrare con più pazienza, Pellegrini avrà un ruolo cruciale, sia aggiungendosi al centrocampo che chiudendo i triangoli sulle fasce per dare continuità al possesso e trovare spazi dietro le linee di pressione del Napoli.

Le scelte di formazione

Dopo aver finalmente trovato un assetto stabile, le scelte di formazione di Di Francesco non dovrebbero riservare sorprese, specie dopo il piccolo problema muscolare accusato da Florenzi. Il terzino destro è in dubbio e al suo posto in difesa dovrebbe giocare Santon, fosse stato a disposizione avrebbe potuto giocare in una posizione più avanzata al posto di Ünder, una soluzione già sperimentata nel derby che avrebbe garantito maggiore copertura contro la fascia sinistra del Napoli. Con Ünder, invece, la Roma resta ovviamente più pericolosa in attacco.

Intuire le scelte di Carlo Ancelotti è più difficile, non solo per le abituali rotazioni ma anche per le alternative a disposizione del tecnico del Napoli. Contro il PSG gli azzurri hanno riproposto il sistema fluido già sperimentato contro il Liverpool che prevedeva la difesa a 3 in fase di possesso, con l’inserimento di Maksimovic come terzino bloccato di fianco ad Albiol per migliorare la resistenza al pressing, e invece il ritorno al 4-4-2 in fase difensiva. In questo modo il Napoli è riuscito ad assicurarsi l’occupazione di tutti i corridoi in fase di possesso, per giocare con qualità sia tra le linee che in ampiezza, con le posizioni larghe di Mário Rui e Callejón, e copertura degli spazi in fase difensiva.

Fonte: SkySport

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