CALCIO ESTERO

City da record: 12 goleade da quando c’è Guardiola

Sei gol al Southampton per staccare il Liverpool in classifica, l’ennesima partita facendo il pieno di gol. Il Manchester City e i suoi tifosi ci sono ormai abituati: da quando su quella panchina siede Pep Guardiola (stagione 2016/17), la squadra ha segnato 5 o più gol in ben 12 occasioni. Non è una cosa da poco, specie se il dato viene raffrontato con le altre: dal 2016/17 a oggi nessun’altra squadra ci è riuscita in più di 6 casi.

Le “vittime” delle manite

Solo in queste prime 11 giornate di Premier, il City ha collezionato quattro goleade: manite contro Cardiff e Burnley, 6 gol rifilati sia all’Huddersfield che ai Saints. E se pensate che a un simile attacco (33 gol fatti in tutto nelle prime 11 giornate: in media 3 a partita) non corrispondano numeri altrettanto impressionanti in difesa, vi sbagliate: il gol della bandiera del Southampton ha interrotto un’imbattibilità dei Citizens che durava da 5 gare di fila, Champions compresa. E sono solo 4 le reti incassate dall’inizio del campionato.

Tra le “vittime” delle goleade degli uomini di Pep c’è anche il Liverpool (un 5-0 nel settembre 2017, ma “viziato” dall’espulsione di Manè nel primo tempo), poi Leicester (5-1), Swansea (5-0) e un paio di club con cui i Citizens amano accanirsi: Crystal Palace (battuto per due volte 5-0) e Watford (5-0, 6-0). Allo Stoke City, invece, è stato riservato il record di sette reti in un colpo, nel 7-2 dell’ottobre 2017. Sembra tennis, è il calcio di Pep.

E Aguero ringrazia

E a beneficiare di una simile pioggia non possono che essere gli attaccanti, che continuano a migliorare i propri numeri personali. Sergio Aguero, ad esempio, contro il Southampton ha colto l’occasione per entrare nella storia del campionato inglese dopo 12′ di gioco: suo il gol del 2-0 (dopo l’iniziale autorete di Hoedt), che è anche la rete numero 150 del Kun in Premier. Centocinquanta in 217 partite: solo Alan Shearer aveva impiegato meno per raggiungere questo traguardo (212 gare). Numeri da record personali che sono la naturale conseguenza dei record di squadra, specie quando tutto gira alla perfezione come nella macchina di Guardiola.

Fonte: Sky

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