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Luca Lotti: il governo vuole assoggettare lo sport alla politica

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello sulle frequenze di Radio CRC Targato Italia è intervenuto Luca Lotti, ex Ministro Dello Sport: “ Intanto per entrare subito nel merito. Noi avevamo l’idea e lo avevamo scritto nel programma. Volevamo riorganizzare il rapporto tra CONI e governo e perché dovevano essere rivisti. Nel senso che era evidente che il CONI0 oggi ottiene una cifra importante dal governo e decide in base a certi criteri di ridistribuire questi denari alle federazioni. Noi abbiamo detto che era opportuno rivedere tutta questa serie di rapporti e questi criteri. Questo era ciò che avevamo programmato. Queste cose le deve rivedere anche attraverso le regole della 91 81, i bilanci della società. Insomma noi vogliamo rivedere con un disegno di legge questi rapporti, ma come fai a ridiscuterne se fai una legge finanziaria che ha un altro obiettivo? Praticamente cambi la discussione. Discuti 40 secondi, ma non ne puoi fare una riflessione più ampia come dovrebbe essere. Io non so che motivazione ha. Probabilmente la motivazione parte anche da quelle cose che volevamo cambiare anche noi. Per esempio non so se avete letto la nostra proposta in cui uno dei criteri di redistribuzione è il merito sportivo. Però mi chiedo Sport e salute non si sa che criteri utilizzerebbero? Il punto è che qui si mettono in mano delle risorse al governo di turno, ma non è giusto. Queste risorse verrebbero date in base a pressioni politiche. Andiamo in una direzione che non garantisce nemmeno i risultati. Il sistema passato ha messo sempre l’Italia nel medagliere tra le prime dieci nazioni del medagliere. Mi chiedo se questa riforma è così importante per il bene dello sport perché la fai partire dal 2020? Se fosse così efficace la renderesti subito operativa, come tutte le norme della finanziaria. 9181 e la legge Melandri? Qui si sta parlando di due cose diverse. La 9181 va cambiata e noi abbiamo anche specificato come nel nostro disegno di legge. Trovo vergognoso che il calciatore di Serie A sia professionista e la calciatrice di serie A no. La Melandri è fatta da due parti. Una che spiega la ridistribuzione di queste risorse e che porta ad un miglioramento del sistema calcio, ma se volete ne riparleremo in un’altra situazione. Quella che riguarda la parte dei diritti ha bisogno di una rivisitazione. Ma attenzione i diritti si vendono tutti insieme. VAR applicato bene? Sì sta applicando bene il VAR e sono contento di averlo voluto e di aver investito alcune risorse del governo sull’innovazione tecnologica. Sono convinto che stia aiutando il nostro campionato a crescere ”.

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