CALCIO ESTERO

Icardi come Batistuta? A “Wembley” per la storia

Il ragazzo si farà

Lo scorso 18 marzo il bomber dell’Inter è stato il più giovane calciatore (25 anni) a tagliare il traguardo dei 100 gol in Serie A da un cinquantennio a questa parte. Quando Re Leone firmò la sua centesima rete era il 4 gennaio del 1998 e di anni ne aveva 29, alla settima stagione con la Fiorentina. Ma – replicherebbero i detrattori – aveva già vinto due edizioni della Copa América da assoluto protagonista; disputato un Mondiale – Usa ’94, al fianco di Maradona – e segnato una trentina di reti in Nazionale. Mentre Icardi… è alla miseria di un gol con l’Albiceleste, per di più realizzato in un’amichevole. Certo, andrebbero considerate quelle storie di “ostracismo” che giravano intorno al centravanti di Rosario e una concorrenza che Batistuta, ai tempi, non aveva. Nel 1991, Caniggia a parte, gli altri attaccanti dell’Argentina convocati da Alfio Basile per la Copa erano, in ordine sparso: Claudio García, Diego Latorre, Ramón Medina Bello, Antonio Mohamed… Nella Copa del ’93 si aggiunsero Alberto Acosta, Néstor Gorosito, Julio Zamora. Bati era Bati, ma gli altri non erano Aguero, Higuain, Tevez, Messi o lo stesso Dybala (e Pavon, Benedetto, Pratto…). 

Diciamo che Batistuta approfittò del momento di “carestìa” nazionale in attacco per dimostrare la sua reale grandezza a livello mondiale, Icardi si è “limitato” alla Serie A (due volte capocannoniere, Bati una…). E adesso si sta “allargando” in Champions: un gol al Tottenham, uno al Psv e quello al Barcellona, 3 nelle sue prime 4 partite nella manifestazione più prestigiosa. E ora la possibilità di andare agli ottavi, già con un pareggio a Wembley, che tagliarebbe fuori gli Spurs, come quell’Arsenal-Fiorentina di quasi 20 anni fa. Il 27 ottobre, una data cara anche a Icardi: nel 2013 ci s’è fidanzato con Wanda e nello stesso giorno (tre anni dopo!) è nata la loro secondogenita Isabella.

Fonte: Sky

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