CALCIO ESTERO

Villa, addio ai New York City. Ma non si ritira

David Villa dice “adiòs” e… “se va”, stavolta è diverso dal solito “se queda”. Anzi, oggi dice goodbye e lo fa in inglese. Perché dopo 4 anni nella “Grande Mela” l’avrà imparato di sicuro, passeggiando per Park Avenue tra carretti di hot dog e magliette con il suo nome sopra. David Villa dice addio ai New York City, saluta, sorride e si inchina, ringraziando tutti coloro che hanno fatto parte della sua vita newyorkese. Nuova avventure per “El Guaje”.

Tutti i traguardi di David Villa

Gol e record da ricordare: il primo giocatore ad essere stato contrattualizzato, il primo a segnare un gol in gare ufficiali con gli “azzurri” di Manhattan, il primo a segnare un gol allo Yankee Stadium, il primo storico capitano del club. Sempre il primo, anche qui ha lasciato un segno. Infine, il miglior marcatore di sempre nella storia dei New York in MLS (80 reti). Traguardi importanti. Villa arrivò nel 2015 dopo tre mesi in Australia al Melbourne City, dopo 4 anni è diventato un’icona, un cittadino del mondo dopo una vita in Spagna tra Sporting Gijon, Real Saragozza, Valencia, Barcellona e Atletico. Quattro stagioni negli Stati Uniti, 80 reti in 124 partite, tre anni insieme a Pirlo e due con Maxi Moralex (ex Atalanta). “Unforgettable” Villa, che si congeda in un’ultima intervista ufficiale ai canali del club, pronto a riservargi un tributo sui propri canali ufficiali. Uno così resta per sempre: “Avevo la sensazione di aver dato tutto qui, ho chiuso un’era. Ho deciso che è il momento giusto per cercare nuove opportunità”. 

Niente ritiro, dove andrà David Villa? 

Una cosa è certa: El Guaje non vuole smettere, almeno per ora. Il 3 dicembre compirà 37 anni, ha ancora voglia di giocare e lasciare un segno. In carriera ha segnato più di 400 reti, ha vinto un Europeo (2008) e un Mondiale con la Spagna (2010), è il primatista di reti in Nazionale con la Roja (51). Ergo, vuole ancora dire la sua. In Spagna ipotizzano un ritorno alle origini, magari in Galizia, mentre alcuni scelgono un’ipotesi più “esotica”. Nei prossimi giorni annuncerà la sua nuova squadra, intanto saluta New York. Finisce il sogno americano, vissuto da re. 

Fonte: Sky

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