Match Fixing, il report della Tennis Integrity Unit: «Dal 2013 a oggi 1.586 segnalazioni»
ROMA – Dal 2013 al 2018 sono stati 1.586 gli “alert” sui tentativi di manipolazione nelle partite di tennis e in 1.138 casi erano collegati a fini di scommesse. Come riporta Agipronews, è il dato contenuto nel report della Tennis Integrity Unit, l’ente, fondato nel 2009, che supervisiona l’integrità nel tennis. Il report evidenzia come il maggior numero di campanelli d’allarme sia arrivato dalle competizioni dove il montepremi è minore e dove quindi i tennisti, per evidenti ragioni economiche, sono più manipolabili. Il 46,9% delle segnalazioni (744) è arrivato dai tornei della fascia più bassa, i Futures con montepremi da 15mila dollari. Un’altra buona fetta degli alert (189, il 12%) è arrivata dai Futures da 25mila dollari, mentre, a comprovare la teoria della TIU, c’è il fatto che solo 45 incontri del Grand Slam (il 2,8%) siano finiti sotto la lente d’ingrandimento. La soluzione proposta per limitare il fenomeno riguarda proprio i cosiddetti tornei minori: laddove esiste la possibilità di scommettere su queste competizioni meno seguite, anche attraverso la fornitura di dati live, aumentano i rischi, sostiene lo studio. Il report, prosegue Agipronews, suggerisce di mettere in atto delle limitazioni alle scommesse e alla fornitura di dati, ove possibile. Inoltre, nello studio si invitano i singoli Governi nazionali a modificare il loro quadro legislativo e inasprire le sanzioni, sia attraverso la cooperazione su piattaforme comuni, operando ad esempio nel quadro di riferimento della Convenzione di Macolin. AG/Agipro
Report Tennis Integrity Unit, Lampitt (Sportradar): «No ad approccio proibizionista, serve maggiore cooperazione contro il match fixing»
ROMA – «I migliori strumenti per combattere la corruzione e il match fixing, sono quelli che utilizzano un approccio mirato, basato sulla collaborazione e sull’educazione dei protagonisti a tutti i livelli». È così che David Lampitt, Managing Director Group Operations di Sportradar – multinzionale specializzata nella fornitura di dati live sullo sport e nel monitoraggio del match fixing legato alle scommesse – ha commentato il report della Tennis Integrity Unit. Nello studio appena diffuso, riferisce Agipronews, si evidenzia come la maggior parte delle segnalazioni di tentativi di manipolazione arrivino dai tornei con i montepremi più bassi. Una delle raccomandazioni finali, è quella porre limiti alle scommesse e inasprire le pene. Un approccio proibizionista, sostiene però Lampitt «non ha mai avuto successo come misura di contrasto, né nel tennis, né in nessun altro sport». Sulla base dei risultati dello studio, che analizza un lungo arco temporale, Sportradar intende però «cominciare subito a lavorare con i suoi partner e con tutta la famiglia del tennis per mettere a punto le migliori soluzioni di contrasto ai tentativi di manipolazioni dello sport». AG/Agipro